Bari, a Foggia la vittoria manca da 38 anni. Allo Zaccheria derby da non sbagliare

Bari, a Foggia la vittoria manca da 38 anni. Allo Zaccheria derby da non sbagliare

Vietato sbagliare“. Se ci fosse un cartello del genere, Michele Mignani lo metterebbe sicuramente appeso alla porta dello spogliatoio ospiti dello “Zaccheria”. I biancorossi, dopo la vittoria col Picerno, sono ospiti del Foggia in un derby tanto importante per la rivalità regionale quanto per la classifica.

Il Bari ha ristabilito sei punti di vantaggio in classifica e affronta il derby con la chiara intenzione di mantenere, quantomeno, le distanze dall’inseguitrice Catanzaro (impegnato in casa con il Latina). La gara vinta col Picerno ha convinto a metà: un primo tempo dai ritmi lenti e compassati ha lasciato posto ad una ripresa scoppiettante con la formazione barese che ha creato, oltre al gol partita di Antenucci, diverse occasioni da gol. Allo “Zaccheria” bisognerà ripartire dai secondi 45 minuti contro i lucani per affrontare una squadra che vorrà tirare un brutto scherzo ai “cugini“.

Mignani, in vista della gara di domani, non avrà a disposizione Botta: il trequartista argentino, dopo aver scontato la squalifica contro il Picerno, è ancora reduce dall’operazione al ginocchio e marcherà visita contro i satanelli. Oltre al dieci, però, non mancherà nessun’altro ed il tecnico potrà contare sull’intera rosa a disposizione. In campo, il tecnico genovese metterà il collaudato 4-3-1-2 con il rientro di Pucino e Mazzotta sui terzini e l’impiego di Terranova e Gigliotti al centro della difesa. Davanti alla difesa, spazio sicuro a Maiello con Maita e D’Errico come mezz’ali alle spalle del trequartista che potrebbe essere Mallamo o il foggiano Cristian Galano. Attacco titolare con Antenucci e Paponi a cui potrebbe aggiungersi, a partita in corso, Walid Cheddira.

Se Michele Mignani è un tecnico ancora giovane, di contro ci sarà sulla panchina rossonera una vecchia volpe come Zdenek Zeman. Il boemo, più volte in passato vicino alla panchina biancorossa, adotterà il suo marchio di fabbrica ossia il 4-3-3 dando spazio in attacco ai sempre temibili Curcio, Ferrante e Merola. La squadra rossonera, dopo un ottimo inizio di campionato, non vive un periodo splendido e sono reduci dallo stop rimediato contro la Turris a Torre del Greco. La sconfitta in Campania ha fatto cadere i rossoneri quasi alla fine della zona playoff e contro il Bari, oltre alla bella figura, ci sono punti importanti in palio.

Il Bari, in questo 2022, sta facendo molto bene in trasferta avendo raccolto ben 10 punti in 4 uscite fuori casa. I biancorossi, però, a Foggia sono chiamati a sfatare un tabù con la vittoria che manca addirittura dal 1984 quando un gol di Onofrio Loseto consentì al Bari di espugnare il difficile campo foggiano. Stesso punteggio, ma a favore dei rossoneri, nell’ultimo Foggia-Bari dello scorso anno: il rigore di Curcio inchiodò il Bari in una delle più brutte partite dello scorso anno, una partita che avrebbe aperto la crisi in casa biancorossa con un campionato condotto nell’anonimato. Nella gara di andata al “San Nicola”, invece, fu pareggio per 1-1 con il vantaggio di Maita impattato dal gol di Ferrante.

Antonio Genchi

Antonio Genchi

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