Bari, il Messina sbanca il San Nicola per 2-1. I siciliani vincono il loro Sanremo con due assoli mentre i biancorossi stonano

Bari, il Messina sbanca il San Nicola per 2-1. I siciliani vincono il loro Sanremo con due assoli mentre i biancorossi stonano

Il Festival di Sanremo è finito da poche ore ed ha vinto la canzone “Brividi” del duo formato da Mahmood-Blanco. Un titolo che, dopo la sconfitta interna contro il Messina per 2-1, può sembrare una profezia dal palco dell’Ariston. I biancorossi di Mignani, in una partita strana, vanno in vantaggio con Terranova ma i giallorossi prima pareggiano e poi nel finale assestano il colpo vincente. Prima sconfitta casalinga per la truppa barese che non perdevano in casa da marzo quando il Potenza si impose 2-0. Primo posto ancora al sicuro ma la battuta d’arresto deve far riflettere in vista delle prossime uscite.

Mignani, per la sfida contro i peloritani, deve fare a meno di Botta, Mallamo e Paponi. Recuperati, dopo la squalifica, Frattali e Ricci che sono subito titolari. Ancora panchina per Galano e Simeri con il tandem Antenucci-Cheddira ad iniziare il match. Il Messina di Raciti si presenta in Puglia con un 3-5-1-1 con il solo Adorante in attacco che vince il ballottaggio con l’esperto Piovaccari. Prima del match, il presidente biancorosso Luigi De Laurentiis ha premiato, con una maglia celebrativa, il capitano biancorosso Valerio Di Cesare per le sue 150 presenze con il galletto.

La gara, davanti ai circa 5000 spettatori, vede un Messina che approccia bene al match con un tentativo di Fofana ma il tentativo del centrocampista siciliano viene smorzato da Gigliotti. Il Bari, dopo dei minuti di difficoltà, prende in mano le redini del gioco e, prima va vicino al gol con Antenucci poi il vantaggio lo trova per davvero. Angolo di Maiello per l’inzuccata perfetta di Emanuele Terranova che batte il portiere siciliano Lewandovski. Quarto gol per l’ex difensore del Frosinone dopo le reti messe a segno contro Catania, Turris e Campobasso. La gara sembra mettersi in discesa per i bianchi di Mignani ma passano cinque giri di orologio e il Messina perviene al pareggio: Fazzi chiama Frattali all’intervento in angolo da cui nasce il gol di Trasciani. La traiettoria del pallone inganna Pucino che salta fuori tempo consentendo al difensore giallorosso di firmare il pareggio. Il gol degli ospiti ha il potere di mettere il Bari in difficoltà a livello mentale con la squadra che fatica a costruire azioni degne di nota. Il Messina controlla agevolmente il match e si salva con tanta fortuna sul colpo di testa di Mirco Antenucci su cross di Pucino con il pallone che si stampa sul palo e salva Lewandovski. Il primo tempo che si chiude con l’occasionissima capitata al bomber molisano che per pochi centimetri non riporta il Bari in vantaggio.

La ripresa ha uno spartito chiaro e definito: il Bari costruisce col Messina tutto chiuso a protezione del pareggio. Il tecnico ospite Raciti ci prova con Piovaccari e Statella mentre Mignani si gioca la carta Galano: il fantasista foggiano, arrivato dal Pescara, ritorna a vestire la maglia biancorossa dopo 1344 giorni e quel doloroso pomeriggio di Cittadella che estromise i galletti dai playoff. I biancorossi stringono d’assedio il Messina ma fanno fatica a concretizzare la gran mole di gioco prodotta. Ci prova Terranova al 73′ ma il colpo di testa è di poco impreciso e soprattutto Cheddira che al 76′ ha il pallone giusto per il sorpasso ma Lewandovski si salva da campione. Biancorossi che mettono nel mirino la vittoria ma è il Messina a trovare il colpo del Ko: pallone sanguinoso perso in attacco con Fofana che sprinta e serve Goncalves che fredda comodamente Frattali. 1-2 e secondo gol consecutivo per il terzino già in gol nel pari di Palermo. Doccia fredda, anzi gelata, per il Bari che nei restanti minuti prova confusamente una reazione che non porta a nulla di buono. Triplice fischio e Messina che festeggia un colpo salvezza insperato, Bari che si lecca le ferite tra i fischi dei pochi presenti.

Sconfitta deludente quest’oggi per il Bari contro un avversario arrivato in Puglia con poche velleità. La squadra di Mignani, pur facendo la partita e dettando i ritmi, ha palesato limiti in fase di costruzione con tanti palloni malgestiti e poche occasione create in attacco. Di contro, è bastato un errore in avanti per far partire il contropiede letale che ha portato al gol di Goncalves. La classifica, nonostante la battuta d’arresto, resta rassicurante con 8 punti di distacco dalla seconda ma bisogna resettare tutto in vista dei due impegni fuori casa contro Monopoli e Turris.

Bari (4-3-1-2): Frattali, Pucino, Terranova, Gigliotti, Ricci, Maita, Maiello, Scavone, D’Errico, Antenucci, Cheddira. All. Mignani

ACR Messina (4-4-2): Lewandowski, Trasciani, Fazzi, Celic, Carillo (c), Rizzo, Fofana, Marginean, Russo, Adorante, Concalves. All. Raciti

Antonio Genchi

Antonio Genchi

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