Per il Manfredonia una Caporetto contro il Canosa al ritorno al “Miramare”

Per il Manfredonia una Caporetto contro il Canosa al ritorno al “Miramare”

Si aspettavano qualcosa in più, sicuramente, i tifosi sipontini presenti al Miramare. Il Donia dopo le sue partite casalinghe a Monte Sant’Angelo da questa domenica tornava sul suo terreno di gioco, però il risultato e la prestazione bloccano subito l’entusiasmo manfredoniano. Il rigore dato in seguito al fallo su Kone al 23′, l’espulsione di Salvemini per doppia ammonizione (42′) aggiunta alla prima ammonizione (28′), hanno costretto alla sconfitta ai ragazzi di Cinque. Con ulteriori cartellini rossi per il Donia, volati subito dopo la fine della partita al culmine scaturiti da vari litigi.  

Nei primi 20 minuti, il gioco rimane piatto. Al 23′ Kone subisce un fallo in area di rigore (così deciso dal direttore di gara Doronzo) e il Canosa passa in vantaggio grazie al calcio di rigore trasformato nonostante l’opposizione di Sarri. Al 27′ Monopoli, a pochi metri dalla porta, cerca di gonfiare la rete ma Taborda lo blocca. Dopo l’episodio della massima punizione, causa anche di agitazione sugli spalti, gli animi non sono certo quieti, e la reazione del Donia si spegne con l’espulsione di Salvemini. Poi più nulla da segnalare fino alla fine del primo tempo chiuso dopo tre minuti di recupero.

Nella ripresa al 57′ Trotta, su punizione, cerca di accorciare le distanze ma fallisce la mira. Stessa sorte capita a D’Imperio (75′). Come già anticipato, dopo i cinque minuti di recupero e il triplice fischio finale, si sono verificati alcuni contatti ravvicinati sul terreno di gioco, che causeranno almeno altri due squalifiche per le prossime gare (Palumbo e Ninkovic, ndr).

FINE GARA
Mister Cinque non si sottrae alle dichiarazioni: “Credo che nelle due ultime gare l’arbitraggio abbia lasciato parecchio a desiderare, nulla toglie che da parte nostra ci siano delle pecche. Reparto difettoso? Assolutamente nessuno, solo che sarò costretto a schierare molti più Under e la poca esperienza, in questo momento di contraccolpi, potrebbe costarci caro. Durante la settimana discuteremo a fondo su ciò, prima della gara contro il Real Siti di domenica prossima e quella di recupero contro il San Severo (gara saltata, per l’elevato numero di positivi al Covid-19 della squadra ospite, ndr). Gli ultimi due rossi a fine gara? Un po’ superficiali da parte del direttore di gara, però dobbiamo stare attenti a non farci prendere dalla rabbia. Non siamo riusciti a rimanere concentrati, questo è il problema”.

Per il Canosa, invece, mister Girolamo Zinfollino spiega il suo “riscatto”: “E’ stata dura perdere contro il Corato, qui dovevamo riprenderci il nostro. Penso di aver fatto una bella figura di fronte al nostro pubblico. Vincere qui non è affatto facile, però siamo riusciti a mantenere il risultato anche grazie al nostro portiere”. In effetti, considerati i pochi tiri in porta da parte dei canosini, la gara si è basata sull’estrema difesa. Anche Giorgio Consonni, vuole precisare alcune cose, sorridente in volto grazie al risultato: “Non credo che abbiamo vinto per demerito dell’avversario, noi abbiamo sudato per vincere questa partita. Ci hanno comunque pressati, seppur in 10 e soprattutto perché per loro doveva essere un gran ritorno, sebbene terminato diversamente. In questa settimana penseremo al Di Benedetto Trinitapoli che ci verrà a trovare e non sarà mica una visita di cortesia (ride, ndr) ma se ci crediamo veramente sapremo farci valere, com’è accaduto oggi. Giocare titolare e per aggiunta fuori casa, è indice di grande fiducia e per questo ringrazio il mister ”.

Per concludere, Giovanni Bruno dichiara, visibilmente soddisfatto tra l’altro: “Non ce l’aspettavamo, in realtà. Devo dire grazie al mister per la fiducia mostrata nei miei confronti dopo il lungo stop e le settimane faticose per recuperare. Il lavoro darà i suoi frutti”.

Il match contro il Real Siti è prossimo e si spera che le fatiche e la delusione di oggi non spengano del tutto le ultime speranze biancocelesti…

Michela Rinaldi

Michela Rinaldi

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