Cosa vedere e mangiare a Brescia

La città di Brescia è un tesoro di testimonianze e di contaminazioni romane e longobarde che ancora oggi hanno lasciato un segno evidente, facilmente riconoscibile passeggiando per le strade della città lombarda.

Con quasi 200mila abitanti è la seconda città più popolosa della Lombardia dopo Milano. Soprannominata “La Leonessa d’Italia” da Giosuè Carducci che così la definì dopo il coraggio mostrato nel 1849 durante le celebri 10 giornate di rivolta contro gli austriaci.

Il Brescia Calcio e la Serie BKT hanno un rapporto particolare: le Rondinelle, infatti, sono per distacco la compagine con più partecipazioni in cadetteria, ben 63. Assieme all’Atalanta, la squadra lombarda ha ottenuto il record assoluto di promozioni in massima serie, ben 12. Per completare la sfilata di record che lega a doppio filo il Brescia con il nostro campionato, i biancazzurri sono anche coloro con più partecipazioni consecutive nel campionato di Serie B: 18.

Il calcio di grande qualità e fascino a Brescia ha un legame forte col nome dell’indimenticabile Presidente Gigi Corioni, capace di portare a Brescia calciatori dalla dimensione mondiale come Roberto Baggio, Pep Guardiola, il rumeno Gheorghe Hagi e che vide lanciare nel grande calcio Andrea Pirlo e Luca Toni.

Che si tratti di una trasferta allo Stadio Rigamonti, o per arricchire un tour in giro per la Lombardia, Brescia è una città da visitare assolutamente alternando cose da guardare e cosa da mangiare.

Cosa vedere a Brescia

Gran parte delle piazze, delle chiese e dei siti Patrimonio dell’UNESCO presenti a Brescia possono essere visitati in due giornate piene, concedendosi del tempo per godersi la città e vivere l’esperienza bresciana in pieno anche dal punto di vista gastronomico.

Lo stadio Mario Rigamonti è leggermente fuori città ma facilmente raggiungibile con 6 fermate di metro partendo dalla stazione centrale e scendendo alla stazione metro di Mompiano.

Se vi muovete in macchina, una partita del Brescia è anche un buon motivo per visitare i primi paesi della zona Franciacorta, non molto distanti dal Rigamonti.

Piazza della Loggia

La Loggia, da cui prende il nome la piazza, è l’attuale sede della Giunta Comunale e fu costruita nel 1492 in Botticino, marmo pregiato utilizzato anche per altre opere come la Statua della Libertà e la Casa Bianca. L’inconfondibile edificio è caratterizzato da tre archi e da una cupola. Sul lato opposto, invece, si trova la Torre dell’Orologio, realizzata nel 1540 e conosciuta per le due state di bronzo che ogni ora colpiscono la campana.

È omaggio all’influenza della Serenissima a Brescia, oltre che simbolo del Rinascimento bresciano.

Piazza Paolo VI detta anche dei due duomi

Ufficialmente chiamata Piazza Paolo VI ma comunemente nota a tutti come “quella dei Due Duomi”, la piazza presenta appunto i due duomi ed il Palazzo del Broletto, parliamo quindi dell’edificio più antico di tutta la città con la sua costruzione che risale al 1200.

In Piazza Paolo VI la peculiarità è appunto quella di avere due Duomi nello stesso luogo: la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, il duomo nuovo, e la Concattedrale Invernale di Santa Maria Assunta, il duomo vecchio.

Quest’ultimo, inoltre, è il tempio romanico circolare più grande in assoluto.

Il tempio capitolino

Patrimonio dell’UNESCO a partire dal 2011, il tempio Capitolino fa parte, assieme al teatro ed ai resti del Foro cittadino, del più grande complesso di rovine di edifici pubblici romani del Nord dell’Italia. Il Capitolium è dedicato a Giove, Giunone e Minerva e sul fronte del tempio è presente una scritta datata 73 d.C. ma, dopo alcune ricerche, è emerso che la struttura è in realtà nata dalle rovine di un tempio ancora più vecchio.

Il Castello di Brescia

Sorge sul Colle del Cidneo e si trova nel luogo dove vi fu il primo insediamento della città risalente all’età del Bronzo.

Simbolo di Brescia, il Castello “accolse” sia i Celti che i Romani. È tra i più grandi castelli d’Italia, è stato perfettamente conservato come in origine e raggiungerlo sarà un’esperienza a sé, dato che il percorso prevede il passaggio in vicoli e stradine affascinanti. È previsto anche un tour dei sotterranei ed all’interno ci sono due Musei: il Museo delle Armi Luigi Marzoli ed il Museo del Risorgimento.

Museo di Santa Giulia

Unico nel suo genere, il Museo di Santa Giulia racchiude una basilica longobarda, una chiesa del ‘500 ed i resti delle domus romane. Si estende su circa 14km quadrati e dal 2011 la zona è stata inserita nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

All’interno del museo sarà possibile ammirare oltre 11mila reperti conservati dalla preistoria ad oggi che testimoniano le diverse anime avute da Brescia nel tempo.

Cosa mangiare a Brescia

La cucina bresciana è particolarmente legata al suo territorio che offre diverse possibilità senza escludere quasi nulla.

Selvaggina e pescato dei laghi di Garda e D’Iseo sono presenti sulle tavole al pari dei formaggi tipici e della pasta fresca, che rievoca tradizioni lontane ma intramontabili. Gusti decisi e ricchi di sfumature, che ben raccontano e descrivono la città lombarda.

Ci sono però dei must assolutamente da provare in una gita a Brescia.

I casoncelli

I casoncelli sono un primo piatto ormai famosissimo, originario della zona lacustre di Barbariga e Longhena. Si tratta di una pasta all’uovo ripiena dalle forme rettangolari o triangolari spesso non eccessivamente precise, al fine di evocarne l’origine casalinga.

La sfoglia della pasta è nota per essere estremamente sottile. Il ripieno originale prevede prosciutto cotto tritato finemente, Parmigiano Reggiano e noce moscata, ma col passare del tempo sono state sviluppate diverse varianti.

La tinca al forno

La tinca è uno dei principali pesci che popolano il lago d’Iseo e viene da sé immaginare quanto sia quindi particolarmente utilizzato nella cucina locale. Spesso viene cotta al forno in pirofile di ceramica: si prepara intera, pulendo l’interno del pesce e farcendolo con burro, pangrattato e abbondanti spezie quali prezzemolo, cannella, alloro, noce moscata, pepe nero.

L’intingolo, piuttosto saporito, prevede abbondanti dosi di olio e qualche noce di burro.

Lo Spiedo

Tra i piatti a base di carne, uno di quelli maggiormente degni di nota e più conosciuti è lo Spiedo.

Sebbene il nome possa trarre in inganno, non si tratta del canonico pollo o neanche del maiale. Tanti animali diversi contribuiscono alla preparazione: uccellini, maiale, manzo e selvaggina come fagiano o lepre, sono infilzati su grandi ranfie e cotti a fuoco lentissimo in forni rotanti per molte ore.

Questo particolare metodo permette alla carne di formare una crosticina croccante all’esterno, mentre l’interno risulterà morbido, gustoso e omogeneo.

Il bossolà

Siamo arrivati ai dolci, quindi a fine pranzo o cena, il momento in cui merita una menzione il bossolà, una ciambella lievitata, molto alta e soffice, spolverizzata di zucchero a velo.

Una creazione piuttosto semplice che affonda le proprie radici nella cucina natalizia locale e che si presta a essere accompagnata da crema pasticcera, al mascarpone o al cioccolato. Ricetta che, come si può intuire, non scontenta praticamente nessuno.

Infine, i prodotti DOP ed IGP che avvalorano ancor di più la tradizione e la qualità della cultura gastronomica bresciana:

Nostrano Valtrompia DOP
Silter DOP
Trote del Trentino IGP
Salmerino del Trentino IGP

Tra storia e cultura enogastronomica, una trasferta a Brescia regalerà uno-due giorni davvero piacevoli.

 

 

Nella foto uno scorcio di Brescia

Fonte: LEGA BTK – legab.it

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