Monza rappresenta nell’immaginario italiano e internazionale uno dei” pit-stop obbligatori” se si parla di automobilismo e amore per i motori.
La città, infatti, è sede dell’autodromo Nazionale che ospita varie gare automobilistiche, tra cui una tappa fondamentale per la Formula 1.
La città di Monza, capoluogo della Provincia di Monza e Brianza, una delle aree più produttive d’Europa, è il terzo comune più grande della Lombardia, dopo Milano e Brescia, con una popolazione di poco superiore alle 123 mila persone.
L’A.C. Monza invece, il club della città, ha riportato nella stagione 2020/2021 il “U-Power Stadium – Brianteo”, lo stadio della città, in Serie BKT dopo quasi vent’anni dall’ultima apparizione.
Monza, come numerose città storiche italiane, offre l’opportunità di visitare posti d’interesse storico e culturale da abbinare ad una trasferta della propria squadra, coniugando la passione per il calcio alle numerose bellezze turistiche del nostro Bel Paese.
Cosa vedere a Monza
La città può vantarsi di avere natali risalenti all’epoca romana trovandosi proprio lungo la via Aurea che portava a Como.
La città dall’epoca Medievale ha subito numerose influenze, vicina agli Asburgo d’Austria nel ‘700 e parte del Regno d’Italia nell’800. Nel 1900 Monza è stata anche il teatro di un avvenimento storico: l’assassinio di Re Umberto I°.
Tutta questa storia, che ha attraversato nei diversi secoli la città, oggi offre un ventaglio di alternative sui luoghi da visitare.
Il Duomo e la Cappella di Teodolinda
Il Duomo di Monza si affaccia sull’omonima piazza del centro storico.
La posizione centrale si deve alla Regina longobarda Teodolinda che fece costruire questa basilica nel VI° secolo. Oltre al Duomo non si può non visitare la cappella dedicata alla Regina longobarda in stile gotico con varie raffigurazioni della nobile e della Corona Ferrea, un’antica corona che per secoli fu usata per la consacrazione di numerosi sovrani, tra i quali i Re d’Italia, custodita proprio nel Duomo di Monza.
Adiacente al Duomo si trova anche il Museo e tesoro del Duomo di Monza, con una collezione unica e rara reliquie e preziosi.
Palazzo dell’Arengario
Altro edificio di importanza storica della città di Monza è il Palazzo dell’Arengario.
Anche in questo caso, il nome della piazza non è casuale.
Eretto verso la fine del XIII secolo, l’antico palazzo comunale, detto Arengario, dal latino arengarius “luogo per assemblee”, si trova subito dopo il Duomo cittadino nel centro città, a significare anche visivamente la contrapposizione di poteri, religioso e civile, che anche a Monza si contraddistinse nel Medioevo.
Reggia di Monza
L’ultimo luogo che consigliamo di visitare è la splendida Villa Reale di Monza con il suo Roseto, i Giardini Reali e il vastissimo Parco di Monza.
La Reggia di Monza fu costruita tra il 1777 e il 1780 per volere dell’arciduca Ferdinando d’Asburgo, Governatore Generale della Lombardia austriaca e grazie al finanziamento della madre, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
L’imponente palazzo reale dista poco più di 1km da Piazza del Duomo, oltre alle numerose stanze è possibile visitare: i Giardini della Villa Reale, la cui superficie è di circa 40 ettari che circondano gli edifici del complesso e costituiscono un patrimonio di inestimabile valore paesaggistico, storico, monumentale e architettonico e il Roseto “Niso Fumagalli”, situato nell’avancorte della Villa, nato nel 1964 per volontà dell’industriale Niso Fumagalli presidente dell’Associazione Italiana della Rosa.
Cosa mangiare a Monza
A Monza sono numerosi i ristoranti e le osterie per le vie del centro o adiacenti ad esse dove è possibile sostare per degustare la cucina tipica della Brianza.
Quella brianzola è una cucina sobria fatta di ingredienti poveri fortemente legati alla tradizione contadina, uno degli ingredienti tipici di questa cucina è infatti il maiale, la cui carne viene utilizzata per numerose lavorazioni e ricette, evitando qualsiasi spreco, come tradizione vuole.
Risotto con la luganega
Il piatto simbolo della città di Monza è il risotto con la luganega.
Nel corso degli anni le varianti sono state moltissime. L’ingrediente base è la salsiccia brianzola, la luganega, con un gusto delicato e dolce perché insaporita con Grana Padano, Marsala e altri aromi naturali.
A questo insaccato brianzolo viene aggiunto lo zafferano, anche se sembra che la ricetta più autentica non lo preveda.
La Cassoeula è il piatto tipico meno mainstream per i turisti straieri, ma rappresenta la vera essenza del territorio e della Regione.
È un piatto tipico invernale e molto corposo. È composto da carne di maiale, sia la parte nobile che gli scarti (muso, cotiche e verzitt, gustosi salamini verzini), che vanno a cuocere in un pentolone con della verdura, che in cottura assorbe il gusto e il grasso della carne, e molta verza accompagnata da carote e sedano.
La preparazione richiede tempo e cura nella scelta degli ingredienti e come da tradizione, viene accompagnato sempre da polenta e vino rosso corposo per accentuarne il sapore.
I dolci di San Gerardo
Il patrono di Monza è San Gerardo dei Tintori.
E ovviamente, tra gli omaggi che una città offre al santo patrono, non può mancare un dolce dedicato: a Monza, infatti, troverete i biscotti di San Gerardo.
Si tratta di dolci secchi, di origini probabilmente medievali, fatti senza uova quindi con una lunga conservazione.
Il pane di San Gerardo è invece uno dei prodotti dolciari tipici di Monza con tanto di leggenda che risale al 1117.
In quell’anno San Gerardo ha salvato i cittadini di Monza dalla piena del fiume Lambro stendendo il suo mantello sull’acqua, ricevendo come premio in riconoscenza questo pane dolce, fatto con zucchero, miele e frutta.
Fonte: LEGA BTK – legab.it