Nicola Canonico, presidente del Foggia, ha emanato una nota ufficiale facendo chiarezza sulla situazione in casa rossonera dopo l’addio con mister Zeman: “C’è troppo rumore intorno al Calcio Foggia 1920, per questo avverto la necessità di fare chiarezza sulle voci destabilizzanti che mi vedono alla porta del club rossonero. Riassumo il mio pensiero in alcuni punti, di seguito elencati.
1. Innanzitutto è bene ricordare -ancora una volta- che a dare fiducia al Maestro Zeman e a riportarlo a Foggia è stato Nicola Canonico e non uno dei presidenti delle gestioni precedenti e che, mentre lo riportavo a Foggia, c’era chi criticava aspramente questa mia scelta.
2. L’ho voluto a Foggia all’inizio della mia avventura societaria e ho continuato a volerlo a Foggia anche durante le 7 ore di colloquio del 26 maggio, mentre registravo la sua irrevocabile indisponibilità a restare.
3. Una indisponibilità a restare che cozzava fortemente contro l’impegno morale, assunto dal Maestro il 25 gennaio con la firma di un contratto da me controfirmato e che ho avuto modo di mostrare anche ad un rappresentante della stampa, affinché fosse fugato anche il minimo dubbio -nato da alcune infelici dichiarazioni del Maestro- sulla assenza di accordo sul suo futuro compenso economico.
4. L’ho quindi riportato a Foggia e volevo trattenerlo a Foggia anche nella prossima stagione. Non l’ho mandato via io e non ho nemmeno creato le condizioni per indurlo ad andare via! Chi mi accusa di ciò, chi mi rimprovera questo, è in errore, forse è anche in malafede, e -credetemi – sto da troppo tempo assistendo ad un continuo insopportabile crescendo di accuse, accompagnato da scarsissimi ‘Grazie, Canonico’, ma su questo argomenterò di più e meglio più avanti.
5. Mi sia consentita ora, invece, la valutazione di alcuni numeri, perché -cari amici – un Presidente deve godere delle meravigliose emozioni regalate principalmente dai tifosi delle curve, ma deve innanzitutto e soprattutto guardare e valutare i numeri…e non solo quelli relativi al bilancio, che pure sono importanti.
6. I numeri ci dicono che -prima del ritorno di Zeman – il Foggia si è classificato in nona posizione, con Zeman -nella stagione da poco conclusa – in settima posizione. I numeri di dicono anche che durante i play off -prima del ritorno di Zeman- il Foggia è stato eliminato dopo il primo turno, con Zeman il Foggia è stato eliminato dopo il secondo turno. I numeri ci dicono ancora che il costo della gestione di squadra e staff nella stagione pre Zeman è stato di un milione e duecentomila euro, nella stagione di Zeman è stato di 2 milioni e settecentomila euro…più del doppio!!! Allora, stima incondizionata per ciò che il Maestro ha rappresentato nel calcio italiano e nella gloriosa storia della squadra del Foggia, ma NESSUNO può dire che non ci aspettassimo di più!! NESSUNO può dire che quanto prodotto nel presente è ben lontano da quanto prodotto in alcune indimenticabili stagioni del passato. Noi però vogliamo un Foggia che si affermi nel presente e non possiamo accettare che si guardi all’oggi con le lenti della nostalgia. Si vincono i campionati con fatti e numeri, non con i ricordi! Si vincono i campionati anche scoprendo e forgiando talenti degni di affermarsi nelle serie superiori…ma quest’anno non abbiamo condiviso il piacere di applaudire alcun nuovo ‘Signori’ né alcun nuovo ‘Barone’ o ‘Rambaudi’.
7. Quindi, cari leoni da tastiera, che mi sommergete quotidianamente di accuse infondate e persino di insulti irripetibili, appartengo come voi agli estimatori del Maestro ma -preso atto della sua volontà di andar via- appartengo anche a coloro che pensano che ci sono allenatori dal passato certamente meno glorioso ma che potrebbero e potranno portare il Foggia più in alto di questa stagione!
8. Ciò sarà però possibile solo se la tifoseria sarà unità nel sostenere squadra e società, se la città sarà unità nel sostenere squadra e società, se l’opinione pubblica saprà aspettare con pazienza e fiducia la fine della prossima stagione per valutare i NUMERI prodotti e giudicare su fatti e dati concreti e non con pregiudizi e preconcetti inaccettabili.
9. Ribadisco: sono venuto qui con entusiasmo ad investire il mio denaro per fare assieme a tutti voi una scommessa…quella di riportare il Foggia in B in un triennio. Non sono pentito di questa scelta e conservo l’entusiasmo iniziale. Però in città e nella tifoseria sta crescendo il numero di coloro che mi considerano un estraneo, quasi un nemico. Sta crescendo il numero di coloro che pensano che sia un ostacolo e non una opportunità. Sta pericolosamente crescendo il numero di coloro che mi hanno scelto come una sorta di bersaglio o di osservato speciale da tenere sotto tiro quotidianamente.
10. A tutti costoro – e non solo a loro – io oggi voglio dire con serenità, ma anche grande fermezza, che non voglio essere un bersaglio, non voglio essere un nemico, non voglio essere un ostacolo per il cammino glorioso che il Foggia merita. Quindi, se c’è chi può svolgere il mio compito meglio di me ed ha adeguate disponibilità economiche ed una migliore capacità organizzativa, sappia che le mie quote sociali sono a disposizione. Si faccia avanti presto però…perché c’è molto lavoro da fare e non si può perdere oltre 7 giorni. La mia è una comunicazione pubblica di disponibilità rivolta tanto ad eventuali fondi esteri che a cordate di imprenditori nazionali o locali. É una comunicazione pubblica di disponibilità rivolta innanzitutto alla dottoressa Pintus, attuale proprietaria del 49 percento.
11. Si sappia -e cortesemente si riporti- che non è assolutamente mia intenzione guadagnare nemmeno un euro da questa eventuale cessione. Essa -ove dovesse concretizzarsi- avverrà al costo da me sostenuto per l’intera stagione 2021/2022. Non è speculazione né disimpegno…è un richiamo ai tanti chiacchieroni a produrre fatti positivi per il Foggia e non solo parole vuote. É un richiamo agli odiatori professionali a produrre offerte di acquisizione e non solo accuse infondate e insulti.
12. Ci rivedremo tra 7 giorni per annunciarvi l’eventuale passaggio di quote e il nome del nuovo Presidente. Ove ciò non sia possibile per assenza di interessati e di innamorati concreti del Foggia, consentirete cortesemente all’attuale socio di maggioranza di gestire la società avvalendosi esclusivamente del suo staff e compiendo liberamente le scelte che competono. Nella certezza che, in questo caso, ci sarà una mobilitazione generale della città e della tifoseria per collaborare a costruire insieme le condizioni per il cammino glorioso del Foggia che tutti vogliamo e che l’amore per la squadra si dimostri concretamente, senza girare lo sguardo dall’altra parte o ponendosi di traverso, ma invece rimboccandosi le maniche ciascuno secondo le proprie possibilità. Sapendo anche dire ‘Grazie’ quando occorre o dire ‘scusa’ se si è in errore, così come ho recentemente fatto io…nella speranza di non restare il solo“.
Fonte:TuttoC.com