Elliott ha vinto con un modello sostenibile e un’attenzione agli investimenti: tra stipendi e ammortamenti la rosa rossonera è costata meno di Juve, Inter, Napoli e Roma
È lo scudetto di Leao, Tonali e Theo Hernandez, ma anche di Kalulu e Calabria. È lo scudetto di un progetto costruito con scelte ponderate e risorse centellinate. Il Milan si laurea campione d’Italia con la quinta spesa sportiva della Serie A: un’eccezione alla regola del “più spendi più vinci” imperante nel calcio business. Non accadeva da 31 anni, cioè dalla Sampdoria 1991, che una squadra trionfava in campionato con un budget così basso rispetto alla concorrenza.