Gatti muratore e gli altri: tutti i lavori dei calciatori

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Il difensore della Juventus faticava in cantiere? C’è chi lo faceva in fabbrica, chi in officina, chi era aiuto cuoco, chi vendeva scarpe, chi stava al bancone di un bar e chi in un furgone delle salsicce…

Il Federico Gatti che andava all’allevamento sporco di vernice raccontato in queste ore, in fondo ha fatto lo stesso lavoro di Javier Zanetti, la leggenda dell’Inter che da ragazzo aiutava il padre muratore, di Franck Ribery – che sempre il padre costrinse a mesi di fatica nei cantieri edili dove lo chiamavano a cottimo – di Bruno Conti che è stato un “mattonatore” – caricava la calce sulla carriola e la portava agli operai per la posa delle mattonelle – e di Christian Riganò, l’amatissimo bomber che a Firenze visse stagioni memorabili e che – dopo un paio d’anni dallo zio pasticcere – a Lipari lavorò per anni con un cappello di carta ricavato da un giornale calato sulla testa, con la cazzuola in mano e il secchio della malta lì vicino.

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