Il progetto a lunga scadenza dei Friedkin sta facendo sognare i tifosi: ogni mossa è studiata alla perfezione, gli investimenti non mancano (finora oltre 600 milioni). L’ingresso in Champions prossimo obiettivo
Neanche a dirlo, non appena ieri è diventata ufficiale la notizia che, prima dell’autunno, la Roma sarà ufficialmente fuori dalla Borsa, i tifosi hanno subito iniziato a sognare ancora più in grande. Come se essere una società privata e non più per azioni, e di conseguenza più snella, significasse automaticamente poter comprare Messi e Ronaldo insieme. Non è ovviamente così, i romanisti sono sognatori sì ma ingenui no, però è innegabile che il delisting permetterà all’azionista unico, il gruppo Friedkin, di avere meno vincoli sulle attività di campo (tra cui anche il mercato) e quelle corporate (tra cui anche, se non soprattutto, lo stadio).
La parte sportiva
—Questo, naturalmente, consentirà alla società un risparmio sui costi di…