Esordio amaro per il Lecce al “Via del Mare”: il Cittadella vince e passa il turno di Coppa Italia

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di Danilo Sandalo

Inizia male la stagione ufficiale del Lecce che al “Via del Mare” esce battuto per 3-2 dal Cittadella dopo una partita lunghissima ed estenuante finita dopo i tempi supplementari.
Una gara che ha evidenziato i limiti della formazione giallorossa, con Baroni ancora alla ricerca di qualche (im)probabile soluzione da poter proporre in vista dell’ esordio casalingo in campionato di sabato 13 agosto contro l’ Inter di Simone Inzaghi.
Il Cittadella dal canto suo ha dimostrato di essere la bellissima realtà a cui aveva abituato tifosi, appassionati ed addetti ai lavori negli ultimi anni giocando un calcio tenace e propositivo, forse anche galvanizzata dal fatto di affrontare una squadra di categoria superiore.
Il Lecce non ha dimostrato invece nulla di tutto ciò, in parte giustificabile essendo una squadra in costruzione ed avendo i carichi della preparazione nelle gambe, ma la mancanza della carica agonistica resta un fattore su cui lavorare e tanto.
Inoltre anche la formazione iniziale poteva essere meglio gestita magari dando spazio a qualche elemento in più che nella scorsa stagione ha vinto il campionato di Serie B.
Tornando alla cronaca della partita il Lecce, nonostante stesse disputando una pessima gara, è passato in vantaggio al 61′ minuto con Strefezza servito bene da Di Francesco, ma al 73′ minuto è Asencio a ristabilire la parità siglando il classico gol dell’ ex.
Si va ai supplementari e il Cittadella passa ancora per ben due volte con lo scatenato Tounkara al 93′ ed al 100′ minuto portandosi sul 1-3.
Nonostante il caldo e la stanchezza il Lecce non demorde e sigla il gol del 2-3 con Colombo lasciato inizialmente in panchina a scapito di un Ceesay ancora non del tutto a suo agio con il calcio italiano.
Finisce quindi con il passaggio del turno da parte dei padovani di Gorini, mentre per il Lecce le indicazioni giunte da questa partita dicono che sicuramente bisognerà intervenire sul mercato e, perchè no, anche sulla gestione delle risorse umane talvolta.
La speranza è quella di essere pronti per l’ inizio del campionato ma si sa che sebbene la “speranza sia l’ ultima a morire” va sottolineato anche che “chi di speranza vive disperato muore”!

(Si ringrazia il Dott. Luca Avantaggiato per la concessione dell’ immagine di copertina. Riproduzione vietata)