Un Lecce tutto cuore e orgoglio cede solo all’ Inter ed alla sfortuna

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di Danilo Sandalo

Bentornato Lecce!
Bentornato non solo nella massima Serie, ma soprattutto nel girone dei grintosi, determinati ed orgogliosi di vendere cara la propria pelle di fronte all’ avversario di turno.
Il risultato di ieri sera al “Via del Mare” indica proprio questa nota positiva dove un grandissimo Lecce, inferiore per tasso tecnico ai colleghi nerazzurri, riesce a tenere testa allo squadrone milanese rischiando addirittura di fare lo sgambetto ma subendo, purtroppo, la beffa finale ad opera di Dumfries oltre il 94′ minuto.
Pazienza, può succedere. Ma non può assolutamente succedere che la prova offerta dai ragazzi di Baroni venga lasciata nel dimenticatoio o passi per scontata, così come non può succedere che alcuno possa permettersi di insinuare che i meriti del Lecce di reggere un’ intera gara, impensierendo spesso e volentieri l’ Inter, vadano condivisi con l’ arbitraggio del Signor Alessandro Prontera della sezione di Bologna ma originario della provincia di Lecce. Un’ illazione tanto stupida quanto priva di fondamento, come se il Lecce godesse dei favori del “Palazzo” qualora questi fossero verificabili. Una supposizione qualunquista di chi piuttosto che attaccare il potere ed evidenziarne la pochezza e l’ errore, coglie la palla al balzo per accaparrarsene le simpatie!
Il Lecce visto ieri è stato una macchina perfetta che, dopo aver subito il gol a freddissimo nei 40 ° salentini, riesce a scrollarsi di dosso l’ impatto emotivo e sfoderare una prova fatta di grande orgoglio, disciplina calcistica e tattica, cuore, grinta e se vogliamo citare una vecchia strofa dei Sud Sound System contornata di “cultura, amore e radicazione”.
L’ Inter passa in vantaggio al primo affondo, al 2′ minuto, con Lukaku lesto a sfruttare una dormita della difesa e depositare in rete di testa.
Il Lecce si riprende dal colpo dubito ma non sembra impensierire i nerazzurri che comunque dopo il gol hanno abbassato i toni.
Nella ripresa però l’ atteggiamento dei salentini cambia ed al 48′ minuto Ceesay ben servito da Di Francesco batte Handanovic e sigla il meritato pareggio.
Da qui in poi il Lecce non sembra essere più la vittima sacrificale di turno ma riesce a ritagliarsi il ruolo di protagonista trovando sulla sua strada un grande Handanovic pronto ad alzare il muro prima sulla punizione di Bistrovic e poi sul tiro di Banda.
Al 94′ quando tutti ormai pregustavano un pareggio meritato e per tratti anche stretto arriva la doccia fredda ad opera di Dumfries che su azione da calcio d’ angolo batte Falcone al termine di una carambola che definire incredibile non può certamente bastare.
Un esordio nella massima serie che nessuno si sarebbe aspettato, che va al di là delle più rosee previsioni e che alla fine lascia l’ amaro in bocca per i salentini che, nonostante i mille problemi, una rosa incompleta e qualche mugugno di troppo che corre via social, sono riusciti a tenere testa ad una delle squadre più forti d’ Europa e del mondo.
Lo spirito è quello giusto, le motivazioni anche: chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!
Avanti Lecce e continua a goderti il viaggio, i risultati presto o tardi arriveranno e saranno la meritata conseguenza di tanto cuore e passione.