Notte fonda in casa Foggia. E non sarà una notte facile per Boscaglia, per Canonico e per i tifosi del Foggia dopo lo 0-4 casalingo con il Pescara. Una debacle indecorosa della squadra rossonera al cospetto di una squadra ben organizzata e messa i campo in modo ordinato da Colombo.
Nel primo tempo il Foggia soffre gli abruzzesi nei primi minuti. Ci prova con Petermann al 4’, senza successo. La risposta biancoceleste è affidata a Desogus, che all’11’ trova Nobile pronto in angolo e al 14’ calcia fuori. I rossoneri sembrano riprendere in mano il pallino del gioco e cominciano a produrre azioni come al18’ con D’Ursi che calcia fuori di poco e al 28’ con Vuthaj che la manda fuori di testa su cross di Leo. Foggia che sembra controllare il match, fortunato al 41’ quando Lescano non premia l’inserimento di Cuppone sulla destra, si mette un proprio e calcia alto, ma al 43’ è proprio lo stesso argentino a portare in vantaggio il Pescara. Palla persa a centrocampo da Peterman e ripartenza micidiale degli abruzzesi con Lesdano che insacca in tap-in sul secondo palo. A tempo scaduto punizione di Costa centrale e facile preda di Plizzari, con il direttore di gara che manda poi tutti negli spogliatoi. Foggia-Pescara 0-1 all’intervallo. Nella ripresa mentre tutti attendevano la reazione del Foggia ecco un’azione da manuale del Pescara che smarca Milani al tiro, micidiale all’angolo basso lontano, nulla da fare per Nobile. 0-2. Buio pesto sul Foggia, Canonico scurissimo in volto. Al 76’ espulsione per Di Pasquale per un fallaccio su Cuppone proprio ai margini della panchina pescarese che è saltata tutta in piedi per l’intervento del difensore rossonero. Partita in discesa totale per gli abruzzesi con Boscaglia praticamente fermo e sconsolato ai margini della sua panchina, senza l’idea di un cambio. Kraja fa il terzo gol prendendosi gioco della difesa del Foggia. Lo stadio insorge e Boscaglia, incredibilmente, decide di effettuare i cambi. Frigerio, Ogunseye e Odjer in campo mentre lo Zac contesta ampiamente il tecnico rossonero. Vergani a 5 dal termine chiude la contesa con un tiro all’angolino. 0-4, metà stadio lascia in anticipo il proprio posto. Lo fa anche Canonico. L’arbitro, ingeneroso, concede 5 minuti di recupero e Frigerio impegna Plizzari in rovesciata. Il Pescara non affonda più, termina 0-4 tra i sonori fischi di chi è rimasto sugli spalti. Buio profondo in casa Foggia.