Con il belga in crescita nelle gambe e nei minuti, il tecnico del Milan può contare su due punte centrali molto diverse fra loro. E sceglierle – anche – a seconda dell’avversario
Questione di stanchezza e rotazioni, certo, ma anche di esigenze tattiche. Pioli lo dice sempre: il mio obiettivo è schierare l’undici migliore in base alle condizioni dei miei giocatori e al tipo di partita che andiamo ad affrontare. Ecco, finalmente, dopo mesi senza reali alternative, al centro dell’attacco adesso l’allenatore rossonero ha due facce per la stessa maglia. Giroud non sarà d’accordo, lui che non vorrebbe perdersi nemmeno un minuto, ma non è stato normale chiedere a un 36enne di giocarne 12 filate (più le due in nazionale) dal primo minuto per mancanza di opzioni.
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—Adesso il problema – con tutti gli scongiuri del caso – non c’è più perché Origi è finalmente pronto. Magari non ha ancora i novanta nelle gambe, ma è decisamente in grado di partire…