Nicola Canonico, presidente del Foggia, è intervenuto ieri in conferenza stampa per parlare del momento che stanno passando i rossoneri, come raccolto dai colleghi di foggiagol.it: “Ho parlato con il gruppo squadra e ho comunicato in maniera decisa che da oggi in poi chi non si impegnerà potrà andare incontro a seri provvedimenti e andranno fuori rosa. Sul tecnico e sul Direttore bisogna avere pazienza almeno un mese per vedere risultati. In questo momento ci vuole unità di intenti e bisogna evitare di fare polemiche o di raccontare non verità che alimentano solo contestazioni. Investire e non vedere i risultati non è il massimo e io credo di interpretare il pensiero dei tanti tifosi che hanno speso soldi per gli abbonamenti e condivido la loro incazzatura. Non mi piace il messaggio che passa che qui si rischia il fallimento. Non è così e posso tranquillizzarvi. Il problema è sul campo dove c’è una squadra che gioca per mezz’ora e poi si spegne la luce. Qui si prende gol al primo tiro e stamattina ho detto loro che la maglia va sudata e onorata. Se si crede che contestando la mia persona si ottenga il risultato contrario vi sbagliate perché io non lo permetterò, perché sono il primo tifoso del Foggia e ci metto soldi e la faccia e non e vero che parlo solo quando si vince. Se qualche volta vado via dopo una sconfitta è perché conosco il mio carattere e allora meglio che vada via. Sono stato sempre un vincente e voglio vincere, fa male essere umiliato così. Dobbiamo andare avanti fino a gennaio e poi tireremo le somme. Oggi è l’ultima volta che ho parlato serenamente alla squadra e ho chiarito il mio pensiero. Sono stanco di essere additato come quello che non mette soldi. L’anno scorso avete rischiato di non iscrivervi al campionato e un barese ha evitato un ulteriore fallimento. Se qualcuno vuole che io vada via sono pronto a mettermi da parte ma solo per il bene del Foggia. Se si vuole bene al Foggia non serve contestare per il gusto di farlo. Qualcosa avrò sbagliato ma non posso rimproverarmi nulla perché mi erano stati richiesti degli investimenti importanti e non mi sono sottratto. Ho dato fiducia ad un allenatore che aveva vinto in passato e che è stato accontentato in tutto quello che ha chiesto non posso rimproverarmi nulla perché a parte mettere i soldi cosa posso fare. Il contenzioso tra me e la Pintus prevede delle cifre che saranno versate al momento in cui il socio vincerà il ricorso, prenderà di meno se perderà il ricorso. Ma al tifoso questo non deve interessare. Da trent’anni che faccio calcio non ho mai fatto fallire nessuno. I calciatori vengono pagati puntualmente, ogni mese, stessa cosa dicasi per gli altri dipendenti. Le critiche arrivano sempre da persone che non mi conoscono neanche. Parlare ad un soggetto che non si conosce vuol dire essere cattivi verso la persona Canonico ma la guerra a prescindere non porta risultati. Sto mettendo la faccia in un momento difficilissimo. Bisogna restare uniti squadra, dirigenza, stampa e tifosi altrimenti non andiamo da nessuna parte. L’idea che mi sono fatto che i ragazzi a livello inconscio appena subiscono gol non hanno la giusta reazione perché pensano già a come potrebbe finire l’incontro. In questo senso ci danno più soddisfazione i ragazzi perché sono più incoscienti. Quelli più esperti e che hanno tecnica si sentono molto più responsabilizzati e a volte non rendono per quello che è nelle loro corde. Dobbiamo uscire da questo momento e fino a gennaio sono convinto che questo gruppo darà le soddisfazioni necessarie. Poi a gennaio magari interverremo lì dove abbiamo avuto le maggiori delusioni. Certo è che anche io dopo gli investimenti mi aspettavo qualcosa di più. Comprendo l’arrabbiatura dei tifosi ma condanno la contestazione quando supera il limite della logica. Vi chiedo di poter lavorare in tranquillità perché in questo momento i ragazzi hanno bisogno di serenità. Ho detto loro che chi si permetterà di torcere un solo capello io mi dimetterò all’istante. L’organigramma societario lo abbiamo completato nella scorsa settimana e a breve usciremo con un comunicato. Ai ragazzi non stiamo facendo mancare nulla e anche stamattina ho detto loro se manca qualcosa aiutateci a capire cosa. Smentisco l’ingresso di nuovi soci. La prossima settimana discuteremo la convenzione per l’utilizzo dello stadio sperando che con il Comune si arrivi a più miti pretese. Mandare la squadra in ritiro potrebbe sembrare una decisione punitiva e umiliante. Invece credo che hanno bisogno di serenità e di sentire vicina la società. La squadra sta bene fisicamente, il problema in questo momento è mentale. Garattoni che non giocava da tempo ha fatto novanta minuti a Taranto, tutta la gara di Coppa e ieri tutta la sfida di Pagani. Qualcosa vorrà dire. Metterò l’anima e tutto me stesso per il bene del Calcio Foggia”.
Fonte:TuttoC.com