Al calcio servono aiuti. Però il calcio si deve aiutare – Il commento di Teotino

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Il vuoto della pausa Mondiale da riempire avviando le riforme necessarie. A partire da qualche misura legata al tema fiscale: vietare l’acquisto di giocatori se prima non si è ceduto qualcuno. E vincolare i sostegni di Stato agli investimenti in infrastrutture e giovanili

Eppur si muove. Che non si potesse continuare a far finta di niente, a lasciare avanzare la crisi, non solo economica, del calcio italiano, era ormai chiaro a tutti gli appassionati, ma ancora rifiutato da buona parte degli addetti ai lavori. Ora sembra invece di percepire una consapevolezza diversa. Non più solo parole, ma anche qualche proposta concreta.

Peccato che gli otto mesi già trascorsi dallo choc della sconfitta con la Macedonia del Nord siano trascorsi invano. Non c’è più tempo da perdere. Adesso che la realtà del secondo Mondiale consecutivo senza gli azzurri ci verrà sbattuta in faccia ogni giorno fino a Natale, sarebbe opportuno riempire questo vuoto prendendo qualche decisione, avviando…

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