Eccezionalmente allo stadio comunale Marco Poli di Molfetta, si è disputata la gara Manfredonia-San Severo.
Per i primi 70 minuti le due sfidanti non hanno mostrato cedimenti, ma nell’ultimo quarto d’ora di gioco il Manfredonia ha saputo approfittare di alcuni errori, vincendo la gara grazie a Turitto e Achik.
Per il San Severo si esprime in maniera precisa il difensore centrale foggiano Giuseppe Botticelli: ”Anche se non l’ho vissuta dal campo, posso affermare che il forte organico ha senz’altro aiutato la squadra locale, però non ci siamo persi d’animo. Siamo consapevoli che i due goal subiti siano stati frutto di nostri errori, come ad esempio il recupero-palla avvenuto a centrocampo che ha portato alla prima rete (Turitto), mentre la seconda è figlia di un palo colpito da Cannarozzi che ha comportato un contropiede ben sfruttato da loro (Achik). Erano ben piazzati, possono contare su grandi esterni e per questo in mezzo al campo avevano più prossimità di reagire. Se mi avesse fatto piacere entrare? Certamente, qualsiasi ragazzo avrebbe gioito nell’essere protagonista di match simili. Il discorso del mister ci ha dato una grande grinta e noi sappiamo che è importante raggiungere i piani alti, essendo consapevoli di poterci avvicinare ai piani alti. È vero, ci aspettavamo di più, però non possiamo ripeterci ancora cosa non è andato completamente per il verso giusto, noi gli abbiamo “infastiditi” alcune volte si sono dovuti difendere anche in cinque, quindi non dobbiamo recriminarci nulla. Dobbiamo invece riprendere gli allenamenti settimanali con più intensità e arrivare domenica, contro la Vigor Trani, più carichi che mai e magari potrò giocare pure io (ride, ndr)”.
Neanche il difensore laterale sanseverese, Antonio Priore (2004), si sottrae alle domande e con fare abbastanza colloquiale dichiara: “Mi rincuora il fatto che io sia stato schierato titolare per questo match, vuol dire che il mister ripone abbastanza fiducia in me. Con assoluta certezza dico che noi meritavamo di più e se avessimo saputo sfruttare le varie occasioni, il risultato sarebbe stato diverso”.
Riguardo l’esperienza personale, il giovane quinto risponde: ”Ritengo di aver fatto abbastanza bene, magari in alcune situazioni avrei potuto tutto creare gioco all’interno dell’area, però in uno sport di squadra le responsabilità non sono mai individuali ma collettive, il mister ci ripete sempre anche questo. Nella gara di ritorno cercheremo di ribaltare la situazione, però ad oggi non pensiamo alla rivalsa, piuttosto vogliamo fare il nostro percorso, iniziando da domenica prossima contro i tranesi. Indossare colori e ho più stimoli per guardare in faccia da versare vincere.“
Più timido appare il centrocampista sanseverese Francesco Martignetti, però non mostra difficoltà nel l’esporsi ma solo riservatezza: “Il risultato è chiaro, nella seconda fazione di gioco è calata un po’ l’attenzione. Mi sento a mio agio nella postazione assegnata dal mister e per il nostro operato ci ha riferito che al di fuori si è notato tutto il nostro impegno e ci ha ringraziati. La tensione si è palesata un po’ all’inizio, per il resto la stanchezza non ha avuto la meglio su di noi e anche l’arbitraggio non reputo ci abbia danneggiato. Ad essere sinceri, dopo il triplice fischio abbiamo avvertito un po’ di malumore, però abbiamo i nervi ben saldi e sappiamo cosa vogliamo. Anche la compattezza dello spogliatoio aiuta il nostro rendimento, posso dire in particolar modo di avere un rapporto speciale con Famtasia e Carella e spero di portare avanti un ottimo campionato, lo meritiamo tutti”
Per i biancocelesti, le misure quindicinali da parte della società comportano ancora una volta la riduzione delle dichiarazioni, di conseguenza sarà possibile ascoltarli solo dalla prossima gara.
Michela Rinaldi