E’ crisi oramai per il Pescara di Colombo che scivola clamorosamente in casa contro un Taranto motivato, quadrato e pieno di spirito ad immagine e somiglianza del suo tecnico Capuano. Una sconfitta molto pensante per il Pescara che ora dovrà riflettere sul proprio futuro in questo campionato. I ragazzi di Capuano saltano giustamente di gioia e provano a guardare con maggiore fiducia al futuro. Nel primo tempo è il Pescara a fare la partita da un punto di vista di iniziativa e possesso di palla. Di fatto il Taranto nei primi venti minuti lascia l’iniziativa al Pescara concedendo solo una vera palla gol ovvero a Cuppone che entrato in area lascia partire un tiro che termina alto. Di fatto poi il Pescara non crea quasi nulla dalle parti di Vannucchi il Taranto incredibilmente esce dal guscio e crea apprensione ogni volta che riparte. Da una palla inattiva nasce il gol del Taranto con Manetta che insacca un bell’assist di testa di Evangelisti. Il Pescara subisce il colpo e non riesce a reagire. Il Taranto è nettamente più tranquillo del Pescara e prova a colpire con Guida ma il tiro è smorzato e para Plizzari. Poi all’improvviso arriva il raddoppio con Tommasini con Ferrara che compie un assist straordinario. Nel secondo tempo il Pescara prova a reagire con Colombo che cambia molto mettendo in campo tre nuovi giocatori ma di fatto la musica non cambia. Squadra in crisi di identità e di morale. Da ricordare solo una conclusione di Milani che trova Vannucchi che si supera. E’ il Taranto a sfiorare la terza marcatura con Formiconi che in area da posizione favorevole spara alto e soprattutto con Tommasini che sfiora la doppietta personale sbagliando da pochi passi su assist di Ferrara. Pescara che rimane in dieci per l’espulsione di Aloi e perdono strada facendo anche Palmiero per infortunio. Finisce cosi con i fischi del poco pubblico presente e il Pescara che si lecca nuovamente le ferite e che cercherà di riflettere su se stesso e su questo crollo psicologico e motivazionale che pervade la squadra dalla sconfitta interna contro il Catanzaro. Per il Taranto prima vittoria esterna della stagione dopo di fatto un anno e tre punti d’oro in chiave salvezza. Con questo spirito la salvezza è davvero possibile. E ora i top e i flop della partita.
TOP
Nessuno del Pescara merita la sufficienza
Antonini ( Taranto): è il simbolo di questo Taranto operaio ed efficace, chirurgico nelle poche occasioni che riesce a creare. Temperamento e voglia di vincere. AUTOREVOLE
FLOP
Tutti i giocatori del Pescara meritano l’insufficienza
Nessun giocatore del Taranto merita l’insufficienza
Fonte:TuttoC.com