Al Lecce non basta Strefezza: la Salernitana espugna il “Via del Mare” ritrovando la serenità perduta.

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di Danilo Sandalo

Ancora una sconfitta per il Lecce di Baroni, la seconda consecutiva, che cede in casa contro una Salernitana che al contrario torna a vincere dopo quasi tre mesi di astinenza provando a mettersi alle spalle un periodo a dir poco tribolato.
Un risultato che seppur negativo, non deve far pensare assolutamente a nulla che possa essere un campanello d’ allarme nè tanto meno che la sconfitta di Verona possa aver lasciato strascichi poco rassicuranti.
Il 2-1 conseguito dai granata è più figlio di episodi, in questo caso pendenti verso la squadra di Nicola, infatti sia il gol del vantaggio campano siglato da Dia che il raddoppio di Vilhena lo dimostrano: il primo è un gran gol sul quale Falcone nulla può fare e per di più arrivato a freddo dopo soli cinque minuti di gioco, mentre il secondo di Vilhena è una leggerezza, se così si può dire, del reparto difensivo però anche in questo caso non va sminuita la bravura del giocatore salernitano nel liberarsi per accentuare la scarsa prestazione dei difensori giallorossi.
Nel complesso un Lecce sicuramente meno pimpante del solito, con tanti uomini cambiati in formazione e qualcuno non proprio al meglio recuperato in extremis, ma sicuramente non inferiore alla Salernitana che in questo caso è stata solo più fortunata anche se dopo ha saputo mantenere l’ equilibrio difendendo il risultato.
La poca lucidità sotto porta e la mancanza di cinismo hanno fatto il resto, basti pensare alle palle gol sbagliate da Colombo, ma anche in questo caso non bisogna colpevolizzare nessuno ma più che altro fargli notare che così facendo si dimostra solo superficialità.
Ma come tutti ben sappiamo “errare humanum est, perseverare autem diabolicum“, pertanto sbagliare è lecito soprattutto a 20 anni, perseverare può divenire diabolico ed anti produttivo soprattutto per se stessi, ma in un processo di crescita l’ importante è far capire dove si sbaglia.
Pertanto che nessuno crocifigga nessuno, giocatori, dirigenti e allenatore, sei risultati utili non sono arrivati per caso, come neanche queste due sconfitte, la verità è nel mezzo ma la sensazione è che questa squadra oggi stia vivendo una fase di stallo, forse dovuta anche al mercato di riparazione e alla fine del girone di andata, ma sicuramente pronta a ripartire quanto prima facendo tesoro dei propri errori, pregi e difetti.