Casarano, Costantino: «Col Lavello dobbiamo approcciare bene. Loro lottano e non mollano»


Ha parlato in conferenza stampa Giovanni Costantino tecnico del Casarano ha parlato alla vigilia della sfida contro il Lavello in programma al Capozza domenica pomeriggio.

«A Gravina abbiamo disputato una prestazione negativa, ne abbiamo già parlato, abbiamo ottenuto un punto grazie alla nostra determinazione e al nostro impegno. Anche nei momenti difficili abbiamo dimostrato carattere. Contro il Lavello serve un’inversione di tendenza, dobbiamo tornare alla vittoria e abbiamo voglia di dimostrare che siamo molto di più di quello che abbiamo fatto a Gravina».

I nuovi. «Hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione, questo è un gruppo che si deve unire ancora di più e che vuole vincere contro una squadra che arriva da una prestazione importante».

Gare in casa. «Domani vincendo la classifica si accorcia perché ci sono gli scontri diretti e quindi è un’occasione importantissima per andare avanti nel nostro campionato. Pensiamo gara per gara».

Lavello. «Nell’ultima settimana ha cambiato sistema tattico, hanno delle individualità buone, ci saranno delle assenze pesanti, ma hanno giovani che lottano e non mollano. Ma dobbiamo approcciare bene la gara, voglio una formazione aggressiva e lotta fin dal primo minuto».

Approccio sbagliato. «Può succedere a tutte le squadre di avere una prestazione non altezza, è successo al Napoli, alla Juventus o al Real. Dobbiamo pensare però come reagire agli eventi negativi, pensiamo alla prestazioni contro Francavilla, Bitonto e Martina, dimostriamo sul campo che quello di Gravina è stato solo un inciampo. Se entriamo con la testa giusta, possiamo battere chiunque».

Infermeria. «De Luca e Filippi sono out. Pambianchi e Burzio valutiamo. Andrà in campo gente motivata, con giocatori a mezzo servizio non facciamo molta strada. Dobbiamo mettere in campo la formazione migliore».

I tifosi. «Alla tifoseria organizzata non mi sento di fare appelli, perché ci sono sempre, ci sono stati in trasferta quando abbiamo vissuto dei momenti negativi. Quello di stare vicino alla squadra è un dovere di ogni tifoso del Casarano anche nei momenti belli e brutti, chi ci tiene viene al Capozza sempre. Quelli che non vengono, sono tifosi che hanno la loro opinione. Ma la partecipazione è importante, mi piacerebbe rivedere il Capozza pieno, tra le prime sei c’è un grande seguito, noi ancora noi, la squadra non si abbandona, sono convinto che prima o poi i tifosi torneranno allo stadio e si divertiranno».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

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