Francesco Dettori, centrocampista del Picerno, alla terza stagione in rossoblù, è intervenuto ai microfoni di News.Superscommesse parlando del campionato a cui punta il club lucano: “Sapevamo dall’inizio di avere un organico importante e di poter disputare un buon campionato. Il nostro inizio è stato altalenante, poi abbiamo trovato equilibrio e continuità nei risultati. Ora siamo nella parte alta della classifica, ma il nostro obiettivo resta quello di raggiungere una salvezza tranquilla. Certo, poi ci si può divertire e fare anche qualcosa in più. Sorpresa del campionato? I giudizi bisogna darli alla fine. Qualche settimana fa la sorpresa poteva essere il Giugliano o la Gelbison, poi le cose cambiano, bastano due-tre partite negative, la classifica è corta. Sotto di noi ci sono squadre di grande blasone, dobbiamo avere la forza di mantenere questi ritmi”.
Dettori spiega la sua opinione su piazza e società: “In questo momento storico Picerno sta vivendo i suoi anni migliori a livello calcistico. La società è gestita principalmente dal direttore sportivo Vincenzo Greco, i proprietari, che si trovano in America, non ci fanno mancare nulla. Attorno alla squadra c’è grande entusiasmo e un clima davvero sereno. Questo ci permette di lavorare bene, senza inutili pressioni. Un ambiente ideale per fare calcio, soprattutto per i giovani che si affacciano al professionismo. Certo, non c’è il seguito delle grandi piazze, ma i tifosi non ci fanno mancare mai il proprio supporto”.
Alla soglia dei 40 anni per Dettori non c’è alcuna voglia di appendere le scarpette al chiodo: “Ho ancora grande passione, voglia di giocare e di divertirmi. Cerco di stare sempre sul pezzo e di fare il massimo in allenamento per farmi trovare pronto la domenica. Qualche acciacco è normale che ci sia, i 40 anni si fanno sentire. Finché potrò dare una mano alla squadra farò di tutto per esserci. Non so se chiuderò la carriera a Picerno. L’intenzione è quella di continuare a giocare, non mi vedo lontano dal campo. Se dipendesse da me non smetterei mai, vediamo fin quando regge il fisico, anche se la differenza la fa la testa”.