Orta Nova-Manfredonia 0-7, ancora una goleada per i sipontini

Contro gli ortesi i sipontini espugnano lo stadio di San Ferdinando per 0-7, rimanendo così al primo posto 

Le reti sono state realizzate da Fornaro al 26′, Achik al 46′, Lopez al 55′, Loboscoal 61 e da Zaldua al 64′ su rigore, al 75′ ed all’82’.

Per il Donia risponde alle domande, o comunque ci prova timidamente, il giovanissimo mediano brindisino Andrea Fornaro da poco tesserato: “Il risultato è eloquente, abbiamo meritato la vittoria a tutti gli effetti, mentirei se dicessi che è stata dura. Sono contento di avere segnato il mio primo gol con questa maglia e durante la mia prima prestazione, però l’importante è che continuiamo sulla strada della vittoria. Tutti mi hanno accolto a braccia aperte, compreso il mister e nonostante io sia il più piccolo del team, mi sento abbastanza inserito, anche perché mi danno un sacco di consigli, sono legato in particolare modo al portiere Gianmarco Chironi, sarà perché e salentino come me (ride, ndr). Sono contento anche perché per la mia famiglia è una bella soddisfazione e spero di poter emergere durante il corso dei prossimi incontri. Anche il clima esterno è di mio gradimento, i tifosi ci sostengono e non dobbiamo deluderli”.

Il giovanissimo terzino/esterno d’attacco zapponetano Vincenzo Valentino, esprime le sue considerazioni un po’ amareggiato e schivo: ”Non eravamo entrati in campo con lo spirito giusto e questo tipo di errori non si perdonano, soprattutto in gare come questa. Le loro qualità hanno appesantito la situazione, però potevamo evitare di ricevere sconfitta simile. Il mister non ha detto nulla, però sappiamo che sicuramente qualcosa vorrà dirci durante i prossimi allenamenti. Domenica andremo a Trani e non possiamo permetterci passi falsi. Siamo anche dispiaciuti per la sconfitta del derby, contro il Real Siti, speriamo che la compattezza del gruppo e l’esperienza del mister ci agevolino nel resto del campionato. Riguardo il mio ruolo, nasco come esterno d’attacco, però quest’anno sono maggiormente schierato a centrocampo, magari per il mio modo di fare, visto che mi adopero nel cercare terreno e non aspetto che il lavoro lo facciano per forza gli altri, siamo una squadra. Sono contento di aver giocato abbastanza, ho anche segnato a San Marco e per me è stato il mio primo goal in eccellenza. La mia famiglia è orgogliosa del mio impegno, soprattutto mio padre Michele, anche perché studio e non tralascio la scuola per lo sport, anche se è faticoso tornare a casa dopo le lezioni e tornare in macchina per raggiungere San Ferdinando per le sedute. Le varie esperienze aiutano e anche le circostanze, credo di poter crescere abbastanza in questo ambiente, io orgoglio zapponetano? (ride, ndr), Non ne sono sicurissimo, ho ancora molto da imparare e a Zapponeta ci sono anche altri ragazzi che, come me, corrono dietro un pallone e soprattutto ai loro sogni, ad esempio mio cugino Pasquale, mio compagno di squadra”.

Il mediano foggiano, Luca Cuttano, provato dal risultato e da una condizione di salute da migliorare, non si sottrae all’intervista richiesta: ”Ad essere sinceri, durante il primo tempo non ci sono stati momenti di squilibrio, però nella seconda frazione di gioco le cose sono di gran lunga cambiate. Tralasciando la prima rete su deviazione, ci sono stati alcuni episodi dubbi dal punto di vista arbitrale, come ad esempio l’espulsione a Daleno e il rigore assegnato. Ammettendo ciò, non si vuol fare intendere che la vittoria non sia meritata, anzi, però il risultato poteva essere meno severo con noi. Abbiamo gareggiato con la consapevolezza della struttura avversaria e io, per motivi legati alla salute, ho dovuto chiedere  il cambio anticipatamente. Dobbiamo recuperare nel più breve tempo possibile, non ci mancano le qualità tecniche e tattiche, tantomeno la buona mentalità, con l’aiuto di di  Flumeri riusciremo a collaudare il progetto. Cosa mi aspetto? Una pronta reazione da parte di tutti, anche se sono qui da poco ho notato che i miei compagni sanno ciò che vogliono, io non mi comporterò diversamente da loro. Sono stato chiamato più volte dal mister, non ho potuto più dirgli di no (ride, ndr) mi conosce e sapeva che personalmente le cose non andavano bene, lo ringrazio per quest’altra  possibilità. Una piccola realtà come Orta Nova merita grandi emozioni”.

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