“Una favola”, si potrebbe racchiudere in questa parola il momento dell’Audace Cerignola, squadra costruita per salvarsi che a più di metà del campionato si trova a lottare per il terzo posto, con squadre del calibro di Foggia e Pescara, compagini che hanno calcato palcoscenici importanti come quelli di serie A e B.La matricola terribile, affronta tutte le gare a viso aperto, come gli impone il diktat del suo mister Pazienza “ossessionato dalla vittoria”, così come detto in un’intervista qualche giorno fa. Non esistono titolari, infatti, ruotano tutti i calciatori senza eccezioni compresi i grossi calibri Malcore o Sainz Maza,“Gioca chi fa meglio in settimana” afferma il tecnico di San Severo, capace di lanciare tra i professionisti i gioiellini Achik e Tascone, classe 2000, o di far esordire in porta Trezza classe 2002, proprio contro il Pescara.Una macchina che funziona bene, grazie anche al DS Di Toro, abile a creare una rosa all’altezza del campionato, non esagerando con il budget messo a disposizione della famiglia Grieco, che continua a sognare ad occhi aperti, così come tutta la Cerignola sportiva.
Matteo Bancone