Manfredonia Calcio 1932-Tricarico 3-0, biancazzurri irrefrenabili

I ragazzi di mister De Candia vincono con un tris la prima sfida di coppa nazionale ad Apricena e mettono di spalle al muro i lucani. La corsa al titolo continuerà con il Sammarzano. 

Le reti sono state messe a segno al 4′ con una conclusione di testa di Makota, al 7′ con Turitto dopo un servizio di Quitadamo ed al 67′ con un incornata di Lopez.

Il portiere ospite Ciro Pagano, giovanissimo capuano (Capua, CE), spiega senza remore le sue sensazioni: ”Abbiamo affrontato questa gara in maniera serena, personalmente sono abituato in questo modo. Le grandi assenze si sono fatti sentire e la pressione da parte loro altrettanto, alla fine ha vinto la loro superiorità organica. Abbiamo avuto difficoltà soprattutto dopo le prime reti, è risultato complicato contenere le loro azioni sotto porta. Siamo stati costretti a chiuderci in difesa, così da far venir meno la nostra incisività. Tuttavia, siamo contenti ed orgogliosi di aver fronteggiato il Manfredonia, in coppa nazionale. Seppur io abbia vestito la maglia di alcuni team che ora militano in Serie B, questa è la mia prima coppa e questo mi riempie di gioia. È risaputo, l’estremo difensore è carico di ogni responsabilità ed ha meno tempo a disposizione per agire, per questo bisogna spostare il focus sull’avversario e lasciare poco spazio all’emotività. Serenità e freddezza sono le parole d’ordine di ogni buon portiere. Sono qui da poco e i ragazzi mi hanno accolto benissimo, questo gruppo è eccezionale e mi fanno pesare poco la distanza dalla mia famiglia, anche se non se dentro di me non si dilegua del tutto. Ringrazio la mia famiglia per il sostegno e per vedermi giocare ogni volta che può”.

L’esterno cerignolano Vito Morra, già noto per i suoi trascorsi calcistici nel territorio pugliese, risponde in maniera diretta alle domande postegli: ”Fisicamente siamo al top e nonostante il turno infrasettimanale non siamo stanchi. Il grande momento che stiamo vivendo ci ha dato la forza e vincere la coppa pugliese e ci ha caricato maggiormente. L’ultima partita, come qualsiasi altra, non è stata semplice e anche se il risultato parla chiaro, non elimina lo sforzo fatto per mantenerlo. Tre goal sudati che nessuno ci avrebbe regalato e anche se il mio ruolo prevede un conteggio individuale, sono felice di come io abbia potuto semplicemente contribuire. La completezza della rosa del Manfredonia permette di avere in campo elementi validi in qualsiasi evenienza. Cosa non deve mancare domenica? La voracità e la cattiveria che all’andata non ci contraddistinse, pareggiammo a reti inviolate e peccammo di incisività, ma ora il cerchio si stringe di più e ogni punto è oro colato. Anche il mister non ci fa abbassare la guardia e il duro allenamento non deve mancare, il percorso nazionale e il campionato per salire di categoria sono distinti, ma l’importanza che attribuiamo ad entrambi è la stessa. Spero di essere un buon punto di riferimento per i più piccoli della mia squadra soprattutto a livello umano, sanno che si va avanti con rispetto e umiltà e anche domenica prossima mostreremo tutte le nostre qualità”. Infine, l’esterno cerignolano manifesta la sua stima nei confronti della piazza avversaria: ”Al di là dei colori, credo che il progetto del Tricarico, intriso di solidarietà e integrazione, sia uno dei miracoli sportivi che devono man mano espandersi sempre di più al sud e immagino anche la loro gioia per aver vinto una coppa regionale per la prima volta, esattamente come noi, e per aver raggiunto tali livelli da una piccola realtà lucana, scavalcando i mostri sacri calcistici della loro regione”.

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