Juve, top e flop di un anno e mezzo di mercato: perché serve un d.s.

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Degli innesti estivi solo Bremer, Kostic e Gatti hanno avuto un rendimento soddisfacente, distanti Di Maria e Paredes: il club vuole un uomo forte per evitare gli errori del passato

L’orizzione temporale è sempre più limitato. Quello della Juventus, che in una notte si è ritrovata catapultata dal secondo al settimo posto e con scarse possibilità di qualificarsi sul campo alla prossima Champions, e pure quello di John Elkann, che non va oltre il finale di stagione. “E’ un momento difficile in campo e fuori, la Juventus ha sempre affrontato le avversità e si è rafforzata. Oggi ho parlato con Massimiliano Allegri, sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato ad affrontare le prossime due partite per meritare l’Europa sul campo”, ha detto il numero uno di Exor, la controllante del club bianconero, all’inaugurazione della terza cattedra dedicata al nonno Gianni Agnelli alla Bocconi di Milano. Parole che sembrano lasciare tutto aperto per il futuro e che…

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