Prandelli: “Mi è mancato il respiro e ho detto basta con la panchina”

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L’ex c.t. della Nazionale ha raccontato il suo addio al calcio al Corriere della Sera: “Dovevo mettere un muro tra me e quella spaventosa sensazione. Il calcio lo seguo, ma in panchina non torno più”

“Avevo bisogno di staccare da quella vita frenetica, un po’ schizofrenica. È stato un momento stregato: gli stadi vuoti, una sensazione di solitudine che mi avvolgeva. Era tutto vuoto, tutto rimbombava troppo. Dovevo mettere un muro tra me e quel silenzio. Ora sto molto bene, seguo sempre il calcio, con passione. Ma non ho pensato neanche per un secondo di tornare ad allenare. Basta, fine”. L’ex allenatore della Fiorentina, ed ex c.t. della Nazionale, Cesare Prandelli racconta al “Corriere della Sera” come e perché ha deciso di non vivere più il calcio in prima persona.

Punto di rottura

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