Roma, Mourinho: “L’arbitro sembrava spagnolo”

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L’analisi del tecnico tra presente e futuro: “Un’ingiustizia, l’arbitro in futuro faccia le sue cag… in Champions e non più con noi. Sono stanco di fare tutto io, di metterci sempre la faccia”

José Mourinho ha perso la prima finale della carriera. Nel modo più amaro, ai rigori. The Special One nel momento di tristezza prende uno a uno i suoi giocatori e li accarezza, li abbraccia, li consola, prende per mano Bove, come un padre col figlioletto. Poi li riunisce e gli parla. “Stiamo qui, stiamo uniti” gli dice. Li guarda negli occhi, scappa qualche sorriso. Tutti lo ascoltano, quasi religiosamente, in silenzio. Sono tutti lì, in un cerchio purtroppo non magico. Non sono attimi, è una vita, per tutti, anche per lui. Uno, due, tre minuti. “Avete giocato una grande partita, vi ha visto tutta l’Europa” gli dice.

E poi via, ad applaudire i tifosi giallorossi. Che ha sempre citato, in ogni momento della stagione, chiamandoli a raccolta quando serviva, ringraziandoli, dicendo più…

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