Si è spento a 86 anni Carlo Mazzone. Per ironia del destino se ne è andato proprio nel giorno in cui ricomincia il campionato di Serie A, torneo in cui “sor Carletto” detiene il record assoluto di panchine (792).
Personaggio schietto, diretto e molto amato dalle sue tifoserie, il nome di Carlo Mazzone è legato tanti club e tanti campioni, come Totti, Baggio, Pirlo e Guardiola (allievo che ha superato il maestro, ma che non ha mancato di ricordare la sua stima nei confronti dell’ex tecnico).
Tra le squadre allenate ricordiamo, in ordine rigorosamente cronologico: Roma, Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno.
Tuttavia, pur essendo stato un girovago dello stivale, è innegabile che la sua storia sia legata principalmente a due club: la Roma e l’Ascoli.
Nella capitale è nato e cresciuto. Della Roma era tifoso, ci ha giocato da ragazzo ed vi è tornato da allenatore, fino al 1996. Nessun trofeo in bacheca nel suo triennio giallorosso, ma un grande successo: aver lanciato un giovanissimo Francesco Totti.
Ad Ascoli Piceno, invece, ha ha giocato per 10 anni, ha iniziato ad allenare e gli è stata intitolata una tribuna dello stadio “Del Duca”.
Proprio ad Ascoli ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, dove è spirato, in un giorno non banale, quello del ritorno del campionato. Campionato che, per disposizione della Lega, gli dedicherà un minuto di silenzio su tutti i campi.