di Danilo Sandalo
IL Lecce esce indenne da Firenze riuscendo a portare un preziosissimo punto a casa grazie al pareggio per 2-2 ottenuto contro i viola.
Un risultato che rende ancora più soddisfacente l’ impresa di Strefezza e compagni dal momento che è arrivato in rimonta dopo essere stati sotto di ben due reti.
PRIMO TEMPO – D’Aversa per la gara del “Franchi” conferma la formazione scesa in campo contro la Lazio ad eccezione di Dorgu sostituito da Gallo, che ha smaltito i postumi dell’infortunio patito nella gara di Coppa Italia contro i lariani.
L’ avvio per i giallorossi, però, è da thriller: passano appena due minuti e la Fiorentina è già avanti con Nico Gonzalez che, sugli sviluppi di un calcio d’ angolo, riesce a saltare indisturbato e di testa batte Falcone.
Il Lecce sembra smarrito e accusare il colpo e subisce il secondo gol da Duncan al 24′ minuto che ancora di testa insacca alle spalle di Falcone sfruttando al meglio un cross del brasiliano Arthur.
Il primo tempo si chiude sul risultato di 2-0 ma va segnalato il palo colpito sempre da Duncan al 41′ minuto che avrebbe potuto portare i viola al riposo con tre gol di scarto di vantaggio.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa mister D’Aversa opta per due sostituzioni inserendo Dorgu e Kaba per Gallo e Gonzalez e spostando Rafia a fare il trequartista, una soluzione quest’ ultima che si rivelarà subito efficace dal momento che al 49′ minuto sarà proprio il numero 8 giallorosso ad accorciare le distanze e riaprire una gara che sembrava compromessa.
Il Lecce ora ci crede e al 55′ è Pongracic a provarci dopo un’ azione solitaria, ma il suo tiro termina a lato.
Al 70′ minuto fa il suo esordio Krstovic andando a sostituire l’ autore del gol Rafia e, non passano neanche due minuti, ed il montenegrino decide di imitare il compagno di squadra appena uscito siglando il gol del pareggio.
Insomma un tempo per parte, una partita ripresa grazie alle intuizioni di mister D’Aversa che con le sostituzioni è riuscito a riprendere una gara praticamente persa, ma soprattutto è riuscito a rimediare a qualche lettura errata nello schierare la formazione iniziale, ma ad ogni modo gli vanno riconosciuti i meriti di aver trasmesso alla squadra la capacità di lottare e non mollare neanche nel momento di maggiore difficoltà.
