Esclusiva: Intervista al portiere moldavo Roman Lazar, classe 2004 del Fasano

PAREGGIO INDOLORE

I sipontini conquistano il primo punto stagionale del campionato a Fasano, riuscendo a mantenere un risultato positivo contro i brindisini che nelle varie fasi, hanno dato filo da torcere ai garganici. Al 31′ veniva assegnato un calcio di rigore per i brindisini, ma Paduano diceva “no” a Battista.

Il portiere moldavo Roman Lazar (2004), neoacquisto del Fasano, risponde amabilmente alle domande postagli: “Il risultato non è sincero, in quanto abbiamo quasi sempre dominato. La nostra fase di possesso era evidente e potevamo essere più decisi nell’area del Manfredonia, inoltre durante il palleggio le nostre qualità spiccavano spesso, “costringendoli” a creare azioni prevalentemente su ripartenza, peccato. Ritengo abbiamo faticato di più loro.

Basta guardare le reazioni finali di entrambe le compagini. La loro era particolarmente entusiasta per aver ottenuto il punto, però avremmo potuto fare di più per vincere a prescindere dalla prestazione dai biancocelesti. Convinti di vincere? No, però lo svolgimento della partita poteva portare ben altri frutti. Ringrazio il mister Luca Tiozzo, il preparatore dei portieri, Francesco Carrari e i miei compagni, soprattutto l’altro portiere Illuzi. Riguardo il mio ruolo, il carico di responsabilità è massiccio soprattutto perché è più palese una parata mancata rispetto ad una che potrebbe salvare un risultato. Bisogna tenere bene in considerazione questi aspetti e la freddezza mentale necessaria. Un vero estremo difensore questo lo sa…”

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