di Danilo Sandalo
Una pessima Juventus riesce ad avere ragione del Lecce grazie a un gol realizzato da Milik al 56′ minuto con la complicità dell’ arbitro che non si accorge di un presunto fallo di mano di Rugani durante l’ azione del gol.
Il rammarico è tanto se si considera che ancora una volta un episodio dubbio venga giudicato in maniera perentoria da parte del direttore di gara che in questa circostanza non è nenache stato richiamato dal VAR per verificare la regolarità della marcatura dell’ attaccante bianconero.
A onor di cronaca vi è da dire che in passato era successo anche di peggio considerando che in altre circostanze, la più nota risulta l’ espulsione di Baschirotto a Monza, l’ arbitro nonostante il richiamo del VAR nel valutare meglio l’ episodio se ne sia infischiato altamente nonostante l’ evidenza e l’ invito da parte dei colleghi al VAR di rivedere la decisione che lo induceva in un errore clamoroso.
Ma il signor Giua, non contento della svista sul gol, ha deciso di prendere in mano la situazione per dimostrare la sua scarsa vena da direttore di gara e al 93′ minuto, con il Lecce che provava a spingere per cercare il pari, decide di espellere Kaba reo di aver commesso un fallo di simulazione per una sua caduta in area di rigore.
Un episodio discutibile che potrebbe minare non solo l’ efficienza del direttore di gara ma persino la buona fede, qualora questa fosse ancora un valore da portare alto, perchè l’ espulsione risulta essere eccessiva sotto un profilo d’ interpretazione, ma soprattutto sembra fatta ad hoc per stroncare definitivamente le gambe al Lecce qualora le intenzioni dei giallorossi fossero state quelle di provare a rimettere in sesto le sorti della gara in quella manciata di minuti finali.
Detto questo il Lecce ha giocato una gara attenta ed ordinata, da squadra compatta che ha tenuto conto del blasone dell’ avversario (forse anche troppo!) cercando di non scoprirsi mai.
L’ unica pecca da parte dei ragazzi di D’Aversa forse è stata quella di aver assecondato troppo la mediocrità degli avversari senza provare a spingere o quanto meno ad aumentare il ritmo con il passare dei minuti(cosa che invece la Juventus ha fatto).
Nonostante tutto, però la differenza in campo non si è vista affatto e, permettendoci una battuta, se questa Juventus ambisce alla Champions allora squadre come Lecce o Sassuolo saranno dirette concorrenti a meno che non si interpreti il tutto capovolgendone i termini ossia che Lecce e Sassuolo, per esempio, nella lotta salvezza se la giocheranno anche con concorrenti come per esempio i bianconeri. Chissà!
Una sconfitta che dispiace per il modo in cui è arrivata ma che non ridimensiona affatto gli obiettivi del Lecce e quello che di buono ha fatto vedere fin ora questa squadra, anzi da questa partita sicuramente si esce con una maturità più densa e solida per il futuro che deve indurre questi ragazzi ad osare sicuramente di più in talune circostanze e non essere influenzati da fattori come il blasone dell’ avversario quando poi lo stesso non ne rispecchia i fondamenti tecnici in campo.