Manfredonia-Barletta, il derby più atteso finisce 0-0

Domenica 29 ottobre si è disputata la gara che accende gli animi di sipontini e barlettani,  rinvigorendo la grande rivalità che persiste da anni. Il Miramare è ancora chiuso agli spettatori e non sono mancate diverse polemiche sui social con striscioni esposti di fronte la gradinata vuota.

Fin dal primo minuto si susseguono diverse occasioni tra le due rivali: Cafagna, al 9′, provava a centrare il vantaggio. Al 22′ Giacobbe, con un tiro rasoterra, dice la sua ma non basta. Un minuto più tardi Calemme fa altrettanto di testa, ma il pareggio persiste. Al 34′ Babaj effettua l’ennesimo tentativo rasoterra, fallendo.

Nella ripresa Babaj al 68′ ritenta faccia a faccia con Sapri, ma il portiere dice no respingendo la conclusione di piedi, tra lo stupore dei presenti. All’82′ l’arbitro interviene su Marsili che effettuava il riscaldamento nell’area tecnica, espellendo il difensore per motivi disciplinare. Nonostante i 5 minuti di recupero, il risultato rimaneva sullo 0-0.

Il giovanissimo centrocampista e capitano del Barletta, Antonio Cafagna (classe 2002), parla ai microfoni in maniera disponibile e sincera, anche autocritica: “Sono contento di essere il capitano di questa squadra, sono affezionato a questa maglia e quanto posso mostro sempre la mia “barlettinità” (ride, ndr). Rimproveri? Io riprendo me stesso, quel colpo di testa doveva diventare gol. I minuti sono stati giocati fino all’ultimo respiro, non ci sono stati errori particolari e nell’unica svista in difesa, è intervenuto Sapri e ha messo un’ottima pezza. Non ci siamo cullati della diversità di obiettivi tra noi ed il Manfredonia, anzi, ha mostrato più volte la volontà di voler recuperare la brutta partenza, soprattutto verso metà della seconda fazione. Mi definisco “affamato“, voglio sempre dare del mio meglio e vivere la parte più concreta dello sport”. Mercoledì, per il turno infrasettimanale, il Barletta affronterà la Palmese in casa.

Il trequartista spagnolo Luis Hernaiz rilascia dichiarazioni sorridendo, seppur un po’ amareggiato per la mancata vittoria: “Fa un po’ male questo punto. Avevamo la giusta carica e ci siamo anche ripresi psicologicamente dall’inizio difficile. Già dalla scorsa vittoria era evidente questo diverso approccio alle prestazioni. I barlettani si sono opposti a muso duro, sappiamo cosa rappresenta questo derby per le due tifoserie, e noi abbiamo reagito. Siamo stati incisivi ed abbiamo creato più tiri in porta ed alcuni vicinissimi alla rete. In difesa ci siamo stati sicuri e compatti, ritengo ci sia stata solo un pò di sfortuna. Questo non è un punto guadagnato, sono due punti persi e mercoledì a Bitritto (contro il Bitonto, ndr) non possiamo perdere la possibilità di imporci nuovamente. 

El centrocampista ofensivo español Luis Hernáiz lanza unas declaraciones con una sonrisa, aunque un poco entristecido por la falta de victoria: “Este punto duele un poco. Tuvimos la energía adecuada y también nos recuperamos psicológicamente del difícil comienzo. Este enfoque diferente del rendimiento ya se hizo evidente en la última victoria. Los habitantes de Barletta se opusieron con dureza, sabemos lo que representa este derbi para los dos aficionados y reaccionamos. Fuimos incisivos y creamos más tiros a portería y algunos muy cerca de la red. En defensa estábamos confiados y compactos, creo que simplemente hubo un poco de mala suerte. No es un punto ganado, son dos puntos perdidos y el miércoles en Bitritto (contra Bitonto, ndr.) no podemos perder la oportunidad de volver a imponernos.

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