di Danilo Sandalo
(Si ringrazia il Dott. Giuseppe Fracasso per la gentile concessione de l’immagine di copertina)
Un Lecce superlativo conclude l’ incontro contro il Milan pareggiando per 2-2 dopo essere stato sotto di due reti, attuando una rimonta che sarebbe stata epica se l’ arbitro Abisso al 94′ non avesse peccato di protagonismo, facendosi manovrare dal VAR per annullare la terza marcatura del Lecce ad opera di Piccoli reo di aver pestato il piede a Thiaw in occasione del gol.
Una decisione assurda quanto ingiusta che finisce col penalizzare il Lecce che, come detto in precedenza, sotto di due gol nel primo tempo, grazie alle marcature di Giroud al 28′ minuto e Reijnders al 35′, riesce nella ripresa a pareggiare i conti prima con gol del nuovo entrato Sansone al 66′ minuto e quattro minuti più tardi con Lameck Banda.
Sul 2-2 il Lecce ha datto più volte l’ impressione di poter dare il colpo del ko definitivo al Milan provandoci in un paio di occasioni con Sansone che all’ 84′ minuto colpisce il palo con Maignan battuto.
Insomma un Lecce che definire penalizzato quest’ oggi risulta essere un eufemismo non adatto alla situazione e dello stesso parere è anche il numero uno giallorosso, Saverio Sticchi Damiani, il quale con la sua classe, stile, educazione e rispetto degli organi federali ha dichiarato alla stampa “Una favola che ci eravamo costruiti con tanta fatica rovinata da un utilizzo del Var che sta diventando diabolico. Se si vuole spaccare il capello, bisogna farlo non solo nei confronti del Lecce ma anche delle altre squadre” per poi proseguire “Nessun giocatore del Milan si è lamentato del fallo. Vorrà dire che ogni volta che il Lecce subirà un gol cercheremo un qualsiasi pestone per mostrarlo al Var. Un pestone si trova sempre. Si sta prendendo una direzione per la quale se si vuole cercare un dettaglio minimo, lo si trova”. La conclusione è amara. “Questa società fa calcio per passione, non per business, con 30mila tifosi entusiasti allo stadio. Così rischiamo di rovinare il bello dello sport”.
