Uno spento Lecce saluta la Coppa Italia: al “Via del Mare” passa il Parma aiutato da un arbitraggio discutibile.

di Danilo Sandalo

Il Lecce saluta la Coppa Italia uscendo battuto dal “Via del Mare” per 4-2 dal Parma di Pecchia.
Un risultato amaro quello incassato dagli uomini di D’Aversa in cui l’unica attenuante può essere l’ infelice direzione di gara dell’ arbitro Minelli prima e del suo sostituto Feliciani poi: il primo non annulla il gol del vantaggio dei ducali, il secondo fa ancora peggio decretando un calcio di rigore per i giallorossi, per un fallo su Piccoli in area di rigore, per poi annullare la decisione dopo averla rivista al VAR.
Eppure il Lecce era partito bene con Sansone che dopo soli tre minuti dal fischio d’ inizio sfiorava il gol con un tiro da fuori area che si spegneva di poco a lato dalla porta gialloblu.
Al 9′ minuto però il Parma passa con Sohm grazie a una dormita di Gallo e dell’ arbitro Minelli che non ravvede la posizione di fuorigioco di un calciatore del Parma posizionato proprio davanti a Brancolini.
Al 17′ minuto il Parma potrebbe raddoppiare con Coulibaly che tutto solo si avvia verso la porta di Brancolini il quale è bravo a sbarrargli la porta evitando al Lecce di capitolare già in queste prime battute.
Ma è solo il preludio della catastrofe che si materializza al 28′ minuto con Bonny che con un pallonetto molto bello e preciso beffa l’ estremo difensore giallorosso oggi sostituo di Falcone.
Il Lecce prova a riaprire la partita con Sansone che al 38′ minuto colpisce il palo e con Piccoli che viene atterrato in area da Hainut inducendo l’ arbitro Feliciani, subentrato all’ infortunato Minelli, a decretare il calcio di rigore per i giallorossi salvo poi annullarlo dopo aver rivisto l’ azione al VAR, dimostrando tutta la sua inadeguatezza a gestire il ruolo che ricopre.
Nel secondo tempo il Lecce scosso probabilmente dai richiami di D’Aversa e dall’ orgoglio ferito si riversa in avanti trovando prima il gol dell’ 1-2 con Piccoli al 9′ minuto e poi il pareggio con una perla di capitan Strefezza al 31′ minuto. Nel mezzo sempre Piccoli si era visto annullare un gol per fuorigioco.
Nel finale succede l’ inimmaginabile con il Lecce che fa harakiri: al 93′ minuto una sfortunata deviazione di Pongracic regala il 3-2 ducali mentre al 95′ minuto un inutile fallo di Ramadani su Barnabè consente all’ arbitro di assegnare al Parma il calcio di rigore che Man trasforma fissando il risultato finale sul 4-2 e regalando ai suoi la qualificazione al turno successivo dove affronteranno la Fiorentina di Vincenzo Italiano.
Si chiude così l’ avventura in Coppa Italia per il Lecce, una competizione dove sicuramente avrebbe potuto e dovuto dimostrare qualcosa in più, ma che purtroppo arrivata in un periodo di flessione per la squadra giallorossa sulla quale hanno influito tantissimo anche gli errori arbitrali, i quali però non devono nè essere un alibi nè tanto meno una giustificazione per una gara giocata al di sotto delle aspettative e delle potenzialità, dove il Parma senza strafare ha portato a casa un risultato tutto sommato meritato dopo una gara “onesta”.

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