Le montagne ricoperte di ulivi la rivestono, i paesaggi mozzafiato con la riserva naturale del lago di Varano ed il mare del golfo la circondano, si scorgono da un punto strategico persino gli alti Appennini abruzzesi, come se comparissero dal nulla dopo le distese di terreno classicamente pugliesi, Ischitella è considerata una delle chicche del Gargano, terra amata da tutti ma valorizzata da pochi. Gli abitanti di questa località hanno riunito le loro forze dopo vicissitudini che hanno costretto lo sport locale ad arrestarsi per tre anni, creando una realtà solida presidenziata da Isabella Paolino, facendola diventare vincitrice d’inverno della Terza Categoria dell’alta Puglia con il lavoro imprescindibile di mister Fabio Maiorano. I due intervistati della Polisportiva Marconi, l’attaccante Michele Pacini e capitan Rocco D’Avolio, appaiono decisi e bendisposti ad argomentare, con diverso temperamento
Rocco D’Avolio racconta la sua avventura alla Polisportiva, si palesa un po’ spaesato per la sua prima intervista ma diretto: “Sono felice di indossare questa maglia, ancor di più per la fascia attribuitami che onorerò fino al termine. Ho sempre militato in rossoblu ed essere richiamato anche per quest’anno, ho accettato ad occhi chiusi, rifiutando le offerte delle altre società. Qui mi sento realizzato anche tecnicamente, riesco a far esaltare le mie qualità e in centrocampo cerco di coordinare il filtro nel migliore dei modi (ride, ndr). L’andazzo è ottimo, non abbiamo subito mai una sconfitta e collezioniamo un solo pareggio dopo numerose vittorie, spero che si continui in questo modo affinché si possa incoronare il sogno. Il calore dagli spalti è fondamentale, Ischitella è sempre stata una piazza fervente e ci sentiamo motivati su tutti i fronti, le alternative associative vanno sostenute per dare spazio ai giovani, promuovere lo sport e la cultura locale. Compagno preferito? (ride, ndr) Anche se in realtà vado d’accordissimo con tutti, ho legato maggiormente con Roberto Tavaglione e soffro anch’io quando non viene convocato, però siamo un grande gruppo e c’è grande sintonia fuori e dentro il campo”.
Il giovanissimo esterno Michele Pacini, invece, risulta pacato, affabile e preparato durante la conversazione: “L’ambiente è favorevole, sono felice anche quando sono in panchina e quando sono sul suolo agonistico contribuisco al massimo per il rendimento della gara. Sono cresciuto in questa struttura, un pezzo di me rimarrà qui anche quando andrò via e di conseguenza quest’anno non ci ho pensato due volte a riconfermare la mia adesione. Ringrazio tutti coloro che hanno garantito la buona riuscita del progetto, partendo dalle attività ischitellani e tutti i dirigenti. Non credo di cambiare squadra, il mio pensiero sportivo è puramente territoriale. Pensiero di fine anno? Vincere il campionato, scontatissimo”. L’audacia dell’attaccante diciannovenne conferma la serietà e il coinvolgimento nei confronti del campionato stesso, poiché il livello dilettantistico non dev’essere sinonimo di mero hobby e lo spirito competitivo non è carente, per la propria terrà questo ed altro.