di Danilo Sandalo
Ancora una sconfitta per il Lecce di mister D’Aversa che dopo l’avvio sprint (culminato tra l’altro con la vittoria proprio sul Genoa grazie al gol di Oudin che decretรฒ il temporaneo secondo posto in classifica) ha iniziato a vivere un periodo sempre piรน appannato che ad oggi si รจ trasformato in una vera e propria crisi, non solo di risultati ma anche e soprattutto d’ identitร .
La vittoria ormai manca praticamente da quel periodo, eccezion fatta dell’ affermazione casalinga contro il Frosinone il 16 dicembre scorso quando i giallorossi si imposero per 2-1.
Attualmente la zona retrocessione si trova a sole quattro lunghezze ( in attesa che si conosca il risultato di Hellas Verona-Frosinone), un margine di distanza sul quale non ci si puรฒ (piรน!) assolutamente cullare.
Eppure il Lecce di oggi era partito abbastanza forte riuscendo a conquistarsi prima un calcio di rigore con Almqvist al 17′ minuto che Krstovic si รจ fatto respingere da Martinez, per poi passare in vantaggio sempre con il bomber montengrino al 31′ minuto.
Nella ripresa รจ il Genoa a ripresentarsi in campo con uno spirito diverso, molto piรน determinato ed aggressivo rispetto alla prima frazione di gioco.
I frutti si vedono dal palo colpito da Malinovskyi e dalla gran parata di Falcone su Vazquez, il Lecce prova a reagire con Sansone ma al 69′ arriva il gol del grifone con Retegui il quale รจ lesto a ribadire in rete di testa una traversa colpita da Gudmundsson su calcio di punizione.
Passano appena sette minuti ed il Genoa trova il sorpasso con il neo entrato Ekuban il quale buca Falcone con una splendida semirovesciata sfruttando al meglio una sponda ancora di Retegui.
Acquisito il vantaggio il Genoa si autogestisce per il meglio anche perchรจ il Lecce non riesce quasi mai ad impensierire la retroguardia rossoblu.
Termina cosรฌ 2-1 per i ragazzi di Gilardino, mentre per il Lecce รจ la quinta sconfitta nelle ultime sei gare, un dato che a questo punto non puรฒ passare inosservato.