Due a zero il risultato finale per i padroni di casa, ma quanto rammarico in casa Asd San Marco.
Play out tra Foggia Incedit e Asd San Marco giocato in un silenzio tombale per l’assenza di pubblico.
Non è mancato il supporto dei cuori celeste granata giunti a Foggia e rimasti fuori dal campo ad attendere fiduciosi i loro beniamini.
Un plauso ai meravigliosi ragazzi della Curva Skikki che a fine gara hanno ringraziato e omaggiato, in lacrime, i nostri campioni.
Ma veniamo alla gara.
PRIMO TEMPO
Primi minuti di studio tra le due squadre che non riescono a trovare spazi per pungere.
Alla prima occasione, con una punizione dal limite, i padroni di casa passano in vantaggio con Loseto che disegna una parabola perfetta e insacca al minuto ventuno.
Dopo aver incassato il gol del vantaggio c’è tanta Asd San Marco in campo.
La reazione è veemente.
Pellegrini direttamente da rimessa laterale serve Salerno che gira di testa, ma De Troia compie un autentico miracolo deviando in corner.
Sul corner di Colella da un batti e ribatti in area la palla giunge a D’Aloia che da distanza ravvicinata spara incredibilmente alto.
Proteste celeste granata alla mezz’ora per un sacrosanto rigore non accordato a Salerno.
Allo scadere della prima frazione Siclari manda alto in contropiede.
SECONDO TEMPO
Dopo cinque minuti mister Iannacone effettua quattro cambi giocando con un 4 2 4 spregiudicato.
Al settimo Bevilacqua vola via sull’out di destra e serve Triggiani in area che controlla e tira, la palla respinta dal portiere giunge a Chrisantus che deposita in rete, ma l’arbitro annulla.
Sale la pressione, Menicozzo e Colella alzano il ritmo. Foggia Incedit chiuso con tutti gli effettivi dietro la linea della palla.
Tedone nuovamente al cross per Chrisantus che salta più in alto di tutti, ma la traversa gli nega la gioia del gol, sulla respinta Bevilacqua viene anticipato.
Bevilacqua supera costantemente Martignetti che lo atterra di continuo senza tuttavia ricevere il secondo giallo, decisione che manderà in bestia la dirigenza celeste granata.
Saranno quindici le palle inattive tra corner e punizioni laterali in favore di De Cesare e soci in soli 10 minuti che purtroppo non troveranno la via del gol.
Tante le azioni d’attacco non concluse dagli avanti celeste granata.
Al minuto settanta la doccia fredda.
Perruccelli non blocca una palla deviata involontariamente da Tedone per paura di subire una punizione a due in area e rinvia in malo modo tra Pellegrini e Tedone, del malinteso ne approfitta Ambrosino che recupera palla e raddoppia.
Mancano venti minuti ed è tutto più complicato tuttavia i ragazzi ci provano con grande cuore trovando il palo a negare la gioia del gol a Salerno e poi rendendosi pericolosi con De Cesare che vedrà il suo colpo di testa sfiorare l’incrocio dei pali.
Termina così una partita che ha rappresentato la fotografia delle gare lontane dal “Tonino Parisi” per tutta la stagione e cioè una squadra che gioca, crea, a volte schiaccia gli avversari, ma concretizza poco, che commette spesso quella piccola disattenzione difensiva e puntualmrnte viene punita oltremisura.
Termina tra i pianti di tutti gli addetti ai lavori celeste granata la quinta storica stagione d’Eccellenza.
Un’immeritata retrocessione in seguito ad una formula del torneo che ha sterminato dodici Società in un solo colpo.
Resta la consapevolezza di essere cresciuti sotto molti punti di vista, anche come numeri, 36 punti in totale, miglior stagione in 5 anni.
Resta la caparbietà di una Società e un allenatore che a Febbraio è stata in grado di rifare una squadra competitiva per provare a salvare la categoria e ci era quasi riuscita.
Restano i rimpianti per aver perso dei punti per strada in malo modo, ne bastava uno per giocare il play out in casa.
Resta una formula del torneo assurda che ha sterminato ben dodici squadre.
Resta una lieve speranza in un ripescaggio qualora dovessero retrocedere solo due pugliesi dal girone H di serie D e la perdente dello spareggio tra i due gironi d’Eccellenza Pugliese dovesse vincere i play off nazionali, ma questo lo vedremo tra un mesetto.
Restano emozioni celeste granata per le quali ne è valsa la pena.
Ora è tempo di leccarsi le ferite, ma il cielo tornerà ad essere celeste granata!
Fonte: Facebook official page