Manfredonia-Rotonda: 0-0, un pareggio che non soddisfa

Dopo l’amaro in bocca lasciato dalla decisione presa in settimana dal giudice sportivo riguardo la gara contro la Palmese (le due squadre hanno dovuto subire uno 0-3 a tavolino ed un punto di penalizzazione poiché il signor Scicolone e i suoi collaboratori non ritenevano regolare la posizione presa dai rappresentanti delle stesse (si attendono i risvolti del ricorso intrapreso), fermata con l’accordo dei due capitani dopo il malore di uno spettatore, il Manfredonia ha affrontato il Rotonda e al Miramare in uno spareggio salvezza. Prima del calcio d’inizio si è effettuato un minuto di silenzio per il giovane maresciallo manfredoniano Francesco Pastore venuto a mancare in un incidente stradale ad Eboli (SA) la scorsa settimana, il piccolo Luis e le vittime del Suviana.

Nei primi 45′ minuti di gioco non sono state rilevate molte occasioni per le due squadre, però già al 4′ Babaj cercava di centrare il gol dopo l’ assist di tacco di Lemme. Al 40′, invece, Lemme provava a raggiungere il vantaggio ma il tiro risultava troppo alto.

La seconda fazione di gioco non inizia bene per i padoni di casa: Giacobbe riceveva un cartellino rosso per somma di ammonizioni (48′). Le proteste dei tifosi in gradinata no modificavano la decisione arbitrale. La gara comunque si concludeva sullo 0-0.

Ai microfoni si avvicinava l’esterno sinistro italo-canadese Anthony Barile, apparso tranquillo che spiegava: “Si sbaglia e si vince insieme, non siamo stati capaci di approfittare della vanataggio numenrico per mettere le cose in chiaro, a loro volta non ci hanno spaventati più di tanto. Sapevamo del tifo caloroso ma non siamo stati fermati da quello. Sono stato ben accolto, venendo da un altro continente mi risultava difficile anche interfacciarmi con la lingua, per fortuna i miei compagni e la società mi hanno aiutato ed ora penseremo a stringere i denti il più possibile, la salvezza ci aspetta…”.

Sono immancabili le dichiarazioni del mister del Donia Franco Cinque: “Abbiamo deciso di impugnare il verdetto riguardo la gara Palmese-Donia poiché riteniamo di aver subìto pressione da parte dei padroni di casa, tralasciando questa pagina poco edificante per tutti, oggi si è avvertita l’assenza di Carbonaro e l’espulsione di Giacobbe ha complicato il tutto, due perni importanti non possono essere sostituiti così facilmente, inoltre ci è stato concesso poco spazio ed è risaputo che il nostro punto di forza è il gioco attivo. Ormai il termine di campionato è vicino ed ora più che mai la parola d’ordine “gol” è fondamentale. Io ci credo, dobbiamo crederci tutti e non ci devono essere scusanti”.

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