Un bel Lecce mette all’ angolo la Roma: al “Via del Mare” uno 0-0 che sta stretto ai ragazzi di Luca Gotti

di Danilo Sandalo

Nella 30° giornata di campionato di Serie A il Lecce, rigenerato dalla cura Gotti, mette alle corde la Roma di Daniele De Rossi ottenendo uno 0-0 che, a conti fatti per quanto fatto vedere durante tutto l’ arco della gara, risulta essere molto stretto ai salentini autori di ben 27 tiri totali durante i novanta e passa minuti di gioco!
La mano di mister Gotti c’è e si vede sin da subito in questo nuovo corso del Lecce e non solo per quanto riguarda gli uomini schierati in campo che, a differenza del passato, riescono a coesistere nonostante giochino nello stesso ruolo (basti pensare che ieri erano in campo contemporaneamente sia Krstovic e Piccoli che Gallo e Dorgu), ma anche per una gestione tattica che ha visto un cambio modulo nella gara contro i capitolini, schierando un 4-4-2 piuttosto che del consueto 4-3-3.

PRIMO TEMPO – Il Lecce parte forte, nonostante il brivido corso al 6′ minuto quando una deviazione di Gendrey su calcio d’ angolo di Paredes mette i brividi a Falcone che si dimostra subito reattivo, e nella prima mezz’ ora colleziona ben quattro palle gol con Pongracic di testa, due con Piccoli e con Antonino Gallo che al 28′ del primo tempo non riesce a concludere a rete una splendida azione personale che lo aveva visto padrone della fascia di appartenenza dopo una ripartenza fulminante fino ad arrivare al tiro verso la porta di Svilar.
I ragazzi di Gotti si dimostrano frizzanti e pimpanti come non mai in questa stagione e sul finale di gara ci provano ancora con Piccoli al 40′ ed al 42′ della prima frazione senza però riuscire a sbloccare il risultato.
In pieno recupero la Roma fa correre un piccolo brivido al Lecce con Angelino che su calcio di punizione scheggia la parte esterna del palo alla destra di Falcone che comunque era sulla traiettoria della palla: uno squillo che permette ai capitolini di significare e giustificare la loro presenza in campo ed ai salentini di poterla giustificare.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa si riprende sulla falsa riga della prima frazione con i salentini che continuano a tenere il pallino del gioco nonostante un episodio dubbio in area leccese con Falcone e Blin protagonisti di un normale contrasto di gioco che ha visto sopperire Zalewski permettendo ai romanisti di poter trovare degli alibi di una certa caratura per recriminare sulla mancata vittoria mettendo in secondo piano la prestazione pessima offerta in Salento surclassati da una squadra che sembra essere rinata.
Il Lecce continua ad attaccare ed al 68′ Dorgu, ben servito da Krstovic, fallisce un rigore in movimento mandato di poco a lato alla sinistra di Svilar.
Passano appena tre minuti e sale in cattedra Wladimiro Falcone che sbarra la strada ad Aouar lanciato a rete da El Shaarawy e pertanto sfodera ancora una volta una prestazione da incorniciare contro la sua squadra del cuore.
Nel finale il Lecce prova a spingere ancora sull’ accelleratore per cercare di vincere la gara con Banda, Sansone ed Oudin che al 94′ con un bolide da fuori area colpisce la parte alta della traversa rischiando di dover far ammettere a mister De Rossi e a tutti i romanisti che se c’ era una squadra giallorossa che meritava di vincere non era di certo quella che veniva dalla capitale.

Un punto che permette al Lecce di mantenere 4 punti di vantaggio sulle terz’ ultime Empoli e Frosinone, mentre per la Roma con il pareggio di oggi la Champions si allontana ulteriormente a scapito del Bologna che ora si trova con un margine di 5 punti di vantaggio sui giallorossi grazie al 3-0 rifilato alla Salernitana da Orsolini e compagni.
Sabato 6 aprile i giallorossi sono attesi alla Scala del calcio per la gara contro il Milan di Stefano Pioli in una partita ed in uno stadio che soltanto al pensiero emanano fascino e motivazioni particolari che questo Lecce potrebbe non lasciarsi sfuggire.




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