Se non dovesse rimanere Emilio Longo, come si muoverà il Picerno? Lo ha spiegato nella lunga conferenza stampa odierna il direttore generale rossoblù Vincenzo Greco: “Voi siete convinti che prendere un allenatore esperto sia garanzia di successo? Gli allenatori affermati in categoria potrebbero far parte di questo progetto così come il contrario. Io sono dell’idea che chi viene a lavorare a Picerno deve capire dove viene. L’organizzazione che abbiamo noi la trovano in pochissime altre società. L’identikit dell’allenatore? Abbiamo delle idee, sia io sia Roberto (Franzese, ndr). Stiamo facendo delle valutazioni e nei prossimi giorni faremo passi avanti nell’individuare il profilo adatto. Nessuno deve venire qui con la presunzione della carriera importante: chi viene deve rimettersi in discussione. Il nostro obiettivo è migliorarci ma con linee guida ferme come la valorizzazione dei giovani. Noi non facciamo minutaggio per i soldi della Legge Melandri ma per far sì che i giovani possano lanciarsi nel calcio che conta. Il prossimo allenatore deve sposare a 360 gradi il nostro progetto. Longo è stato gratificato anche a seconda degli obiettivi raggiunti: a Picerno non c’è gente sottopagata, qui ci sono i riconoscimenti giusti. Toscano non potrà mai venire a Picerno perché ha un costo elevato che si è guadagnato sul campo: io non potrò mai chiamarlo, devo andare alla ricerca di chi vuole dimostrare le proprie capacità o si vuole rilanciare“.
Inevitabile anche un commento sulla formula playoff: “Mi sono confrontato col presidente Marani, sicuramente la formula playoff andrebbe rivista. Non premia le squadre meritevoli, un episodio ti può condizionare la gara. Sono d’accordo con mister Capuano: come esiste nei playout la regola degli 8 punti così dovrebbe esistere anche nei playoff. Una squadra che riceve una penalizzazione non dovrebbe disputare una competizione che gli permetterebbe di essere promossa e non sto facendo riferimento al Taranto: se io mi impegno a rispettare le regole e le scadenze e rinuncio al mercato di gennaio ad un giocatore da 100mila euro per rispettare i pagamenti, non è giusto che altre vengano premiate. La formula deve essere rivista e già dal primo turno mi devo confrontare con le squadre di altri gironi: non è corretto che si chiuda con Taranto-Latina e poi ai playoff le due squadre si incontrino nuovamente. Il posto è solo uno e le squadre sono tante, non si riesce a recuperare le energie perché le partite sono necessariamente ravvicinate. La competizione andrebbe rivista“.
Ancora sull’identikit dell’allenatore: “Ce l’abbiamo, non l’abbiamo individuato ma ci sono 2-3 profili che seguiamo da tempo per ciò che stanno facendo nel loro percorso. Può essere uno che conosce la categoria, ma anche un debuttante: i profili seguiti sono di entrambi i tipi. La scelta dell’allenatore verrà effettuata in brevissimo tempo: come ho detto l’anno scorso, tutti coloro che vengono a Picerno devono avere la possibilità di lavorare bene. Deve costruire insieme alla squadra il nuovo progetto tecnico. Noi partiremo in ritiro a metà luglio e allora dovrà avere a disposizione almeno il 90 percento della squadra“.
Una battuta su Murano: “Ha un contratto col Picerno. Se arriva una società ambiziosa con programmi più importanti del Picerno e vuole accaparrarselo, ci siederemo e valuteremo insieme il da farsi. Già a gennaio ha avuto proposte importanti, ma insieme abbiamo voluto continuare il percorso. Qui lui è rinato: si trova bene, si trova in una squadra importante che lo ha messo nelle condizioni di esprimersi al meglio. E l’allenatore che arriverà continuerà questo tipo di lavoro. Valuteremo con lui nei prossimi giorni il da farsi“.
Sempre su Longo: “Io ho registrato da un colloquio fatto con lui le sue idee e la sua volontà. Io non posso trattenere a tutti i costi un allenatore che ha altre idee e altri obiettivi. Le percentuali? Io ho registrato le sue volontà, ovviamente gli ho prospettato le nostre che conosce bene, visto che questo progetto lo abbiamo iniziato insieme. Ovviamente, come successo per De Cristofaro con l’Avellino, non lo tratterrò, per il bene di tutti. L’allenatore ha manifestato al presidente, a Roberto e a me le sue volontà. Mi inorgoglisce di aver costruito un allenatore e di aver dato ad una persona sconosciuta in categoria la possibilità di lanciarsi nel calcio che conta“.
Fonte:TuttoC.com