Conte: “Per me l’ossessione nel calcio è positiva. Ecco quando mi entusiasmo”

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La finale dei Mondiali persa nel 1994? Quando arrivi ad avere queste opportunità devi sapere che potrebbe non capitarti mai più, invece quando si è giovani non ci si pensa. Io pensai abbiamo perso, magari capiterà un’altra volta. Invece, quando giochi finali del genere, con i club o in nazionale, devi sapere che potrebbe essere l’unica della tua vita, e devi essere forte e determinato per far sì che tu possa entrare nella storia perché, parliamoci chiaramente, nella storia ci rimangono le persone che vincono. Quella fu la prima sconfitta pesante, di quelle che bruciano sulla pelle. Il Brasile è rimasto nella storia, tanta gente non ricorda il secondo posto dell’Italia”

Euro 2000? Avevo fatto il primo gol alla Turchia, poi giocammo i quarti di finale con la Romania e Hagi mi ruppe la caviglia con un brutto fallo. Io fui costretto ad uscire, a saltare la semifinale e la finale. Chiesi a mister Zoff di rimanere col gruppo, perché mi faceva piacere.

La chiamata della Nazionale?

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