Quattordici gol, 9 assist, il titolo di campione d’Italia Primavera e la 10 sulle spalle. “Puoi diventare uno dei migliori al mondo”, gli dicevano. Poi però per arrivare a Nainggolan i nerazzurri decisero di fare un sacrificio. Senza recompra
Zaniolo con la dieci nerazzurra è un déjà vu. C’è stato un tempo, piccolo ma intenso, in cui Nicolò era la stellina della Primavera dell’Inter e si divertiva con il dieci del suo idolo, Francesco Totti. Giocava sulla trequarti, segnava a raffica e si dilettava anche da mezzala. Merito di Stefano Vecchi, l’allenatore nerazzurro che a volte gli tirava le orecchie: “Andava stimolato e provocato”. Della serie: “Nico, oggi giochi a centrocampo”. “Mister, dai…”. E giù il muso. Il bello è che stuzzicava gli avversari anche da lì.