Como-Monza, la prima volta in A: la piccola sfida è diventata grande

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Appuntamento storico per le due città che distano 40 chilometri: in ballo un pezzo di salvezza

Giornalista

È arrivato il giorno. Oggi pomeriggio lo stadio Sinigaglia è teatro del primo derby in Serie A fra Como e Monza. Quaranta chilometri di distanza fra le due città e una rivalità che affonda le radici alla fine degli anni Sessanta è che si è sempre appalesata fra Serie B, C e Coppa Italia, mai nel massimo campionato. Reciprocamente, sono le squadre che nella storia si sono affrontate di più: 72 partite, con 25 vittorie biancoblù, 22 biancorosse e 25 pareggi. Il 4 giugno 1967 alla fine dell’ultima giornata di Serie C, Como e Monza si ritrovano appaiate in testa al campionato con 50 punti e ci vuole uno spareggio per decretare chi viene promossa nel campionato cadetto. Sul campo neutro di Bergamo a gioire sono i brianzoli guidati da Gigi Radice, dopo un 1-0 tiratissimo e contestatissimo per un rigore nel finale non concesso ai lariani dall’arbitro Gonnella. Prima scintilla di un antagonismo che esplode tredici anni dopo e un campionato più in alto. Serie B 1979-80, Pippo Marchioro con il suo Como capolista si presenta al vecchio stadio Sada di Monza con tre punti di vantaggio sui padroni di casa. Va in vantaggio con Cavagnetto ma viene ripreso e superato da un gol di Vincenzi e da una doppietta di un giovanissimo Daniele Massaro. Ma una rete di Pozzato e un rigore di Nicoletti ristabiliscono la parità. Ancora un penalty la pietra dello scandalo, tanto che l’arbitro Agnolin deve lasciare lo stadio scortato dalla polizia. La rivincita è compiuta, i comaschi vanno in Serie A alle spese del temibile Monza di Alfredo Magni, detto il “Borussia della Brianza” per il suo gioco offensivo che assomiglia a quello degli anni d’oro della squadra di Mönchengladbach allenata da Udo Lattek. 

in campo in champions

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Oggi sulle panchine ci sono due campioni del mondo: Cesc Fabregas e Alessandro Nesta. Si sono incrociati l’anno scorso in B, con Nesta alla guida della Reggiana e Fabregas (ancora senza patentino) affiancato da Osian Roberts. In campo si sono sfidati cinque volte sul grande palcoscenico della Champions. Lo spagnolo con le maglie dell’Arsenal e del Barcellona, l’italiano indossando quella del Milan. Mai una gioia per Nesta contro tre vittorie di Fabregas e due pareggi. Il momento è difficile per entrambi con la classifica che al momento li condanna alla retrocessione. Il Como non vince da sette partite, il Monza da cinque. “Il Monza è una squadra aggressiva, che pressa in alto – ha detto Fabregas alla vigilia del derby –, credo che avranno il coraggio di venire a recuperare il pallone molto in avanti. Comunque, sanno anche difendere bassi in modo compatto. Ha fatto bene contro Milan e Torino. Se guardiamo la situazione in cui ci troviamo, il fatto che non vinciamo da un po’, che abbiamo tanti infortunati, allora questa gara assume tratti ancora più determinanti”. L’infermeria sta diventando un problema per il Como. Se c’è soddisfazione per il ritorno di Strefezza sulla trequarti e di Van der Brempt e Kempf in difesa, la brutta notizia è che Sergi Roberto è costretto a posticipare il rientro e con tutta probabilità salta anche la prossima sfida-salvezza contro il Venezia. Con Maxi Perrone out fino all’anno nuovo, Fabregas si dovrà ancora affidare a una mediana sperimentale formata dal nuovo acquisto Engelhardt e dal trequartista Da Cunha che si adatta. Mazzitelli infatti si aggregherà al gruppo solo domani e sarà difficile averlo pronto per il Venezia. 

colonne mancanti

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A entrambi poi mancheranno le colonne della difesa, Dossena e Izzo entrambi squalificati: “Per noi sarà un’assenza importantissima – ha ammesso Nesta – perché nelle partite dove c’è casino intorno lui si esalta e queste partite sono il suo habitat naturale, ma sono convinto che chi lo sostituirà lo farà bene”. Il tecnico biancorosso ha chiosato sul derby, dando una carica all’ambiente: “I derby sono partite che rimangono nella storia. L’anno scorso ho avuto la possibilità di affrontare Parma-Reggiana. Siamo consapevoli del fatto che per i tifosi è una partita speciale, non come le altre. Dobbiamo arrivare a Como tosti”.

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