Ciro Muro: “Ero ‘Murudona’, poi ho iniziato a scendere e non mi sono più fermato”

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Vinse un campionato con Diego, ma voleva giocare e andò via: “Maradona mi disse di restare, non lo ascoltai. Poi quando è iniziata la discesa è stato impossibile rialzarsi”

L a mattina, la sera, ma anche al pomeriggio, Ciro Muro – che adesso ha 60 anni – fa un giro dentro di sé e si smarrisce ancora: sta a Napoli, già abbagliata dalla luce, e il destino sembra avergli indicato la via. Ma quando si è giovani, talvolta, si scopre cosa significhi l’inquietudine e non avendo in sé il dono della pazienza ma quello del talento, per prendersi la vita decide di dribblare il destino. Nel Napoli del primo scudetto, quindi nella Storia, Ciro Muro si infila dal portoncino principale: ma la fretta, e lo dicevano sempre le nonne, è cattiva consigliera e quel genietto che incuriosiva volle sfidarsi, osare spericolatamente, uscendo dalla propria comfort zone. Ciro Muro accarezzava i palloni fino a spingere a paragoni divenuti giochi di parole incrociate: resta l’enigma e chissà come sarebbe andata standosene a casa propria. 

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