L’ex calciatore russo Alexey Bugaev aveva 43 anni, è morto in Ucraina combattendo. Da inizio Novecento a oggi sono tanti i nomi sull’altare sanguinoso della patria
Il calciatore che muore in guerra è una notizia stonata tra le tante male accordate dello scroll di giornata; è un ramo che si spezza con un rumore sinistro e fa calare il silenzio – anche solo per un attimo – nel bosco del nostro cuore. L’ex calciatore russo Alexey Bugaev è morto in Ucraina, morto combattendo. Aveva 43 anni, la Torpedo Mosca era stata la squadra che aveva marcato la sua carriera, in numero di 7 sono rimaste le presenze con la nazionale. Nel 2004 era stato incluso nella lista dei convocati della Russia all’Europeo che quell’anno si era tenuto in Portogallo. Aveva smesso con il calcio giocato a trent’anni ancora da compiere. Per un po’ di Bugayev si erano perse le tracce. Di recente era stato condannato a nove anni e mezzo di carcere: trafficava droga, aveva infatti cercato di vendere cinquecento grammi di metilefedrina. L’arruolamento nell’esercito russo era stato volontario, una mossa scaltra per evitare la galera.