Conceiçao studia già il Milan anti Juve: dentro Abraham, Jimenez, Musah e Gabbia

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La trasferta di Como ha peggiorato la situazione dell’infermeria – out Pulisic e Thiaw -, tolto di scena un diffidato – Morata – e evidenziato la condizione precaria di Bennacer

Dal nostro inviato Luca Bianchin

Il Milan sabato andrà a Torino e non per visitare il Museo Egizio. Alle 18 sarà allo Stadium contro la Juventus senza Pulisic e senza Morata, il migliore della stagione e il grande ex, due che pesano per oltre un terzo dei gol segnati in campionato. Non solo: rischia di non avere nemmeno Malick Thiaw, il primo dei difensori titolari nell’era-Conceiçao. Un bel quadretto. Un problema? Certo. Un dramma? No. Vediamo come giocherà probabilmente il Milan perché sì, pare già chiaro.

attacco rifatto

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Morata verrà sostituito da Tammy Abraham e qui non ci sono dubbi. Jovic è come se non esistesse e Conceiçao non è tipo da far giocare un sedicenne – Camarda, chiaro – dal primo minuto allo Stadium. E poi Abraham a Como ha fatto la giocata della serata: filtrante per Leao da attaccante con piede gentile. A destra si potrebbe aprire un minimo di discussione sul nome del sostituto di Christian Pulisic ma Alex Jimenez chiude in fretta il dibattito. E’ entrato bene e in generale ha quell’energia, quella foga positiva che al Milan di gennaio fa un gran bene. L’impressione netta è che un posto per lui ci sarà, se non sempre, molto spesso. Nota a margine: Jimenez, Abraham e Leao non sono abituati a giocare insieme, però hanno tutto per andare d’accordo. Improvvisazione in velocità, uno-due, attacco della profondità. Segnano poco, questo sì.

musah o bennacer

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E allora, tridente Jimenez-Abraham-Leao e in mezzo al campo i soliti due, Fofana e Reijnders. Con chi? Beh, Yunus Musah ha giocato meglio di Bennacer in Arabia e anche a Como. Isma sembra fuori ritmo e del resto, non può avere una grande condizione dopo aver saltato tutta la prima parte di stagione. Loftus-Cheek non recupererà in tempo e allora… anche qui, la squadra sembra fatta: Musah dall’inizio e non sarebbe un’emergenza. Se davanti è atteso un tridente che ha giocato pochissimo insieme, in mezzo quei tre si frequentano da tempo.

torna gabbia

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L’ultimo enigma è in difesa, dove gli esami delle prossime ore diranno qualcosa su Malick Thiaw, uscito durante il secondo tempo. Una previsione si può fare e sembra una tabellina: 23-46. Il primo è il numero di Tomori, il secondo di Gabbia: sono loro i favoriti per giocare dall’inizio. Tomori contro la squadra che lo ha cercato – anzi, quasi comprato – a dicembre. Gabbia da protagonista, riemerso dopo qualche panchina. “Fare la riserva non è un problema – ha detto a Como -. Io sto facendo il massimo, poi il mister decide e io rispetto le decisioni con il sorriso”. Se un giorno decidesse di smettere con il calcio, Matteo avrebbe un futuro garantito: comunicatore, oppure diplomatico. Per un’ambasciata, è perfetto.

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