Zlatan dopo la vittoria in spogliatoio: “Ve l’ho detto a inizio stagione, tutto dipende dalla testa. Chi vuole entrare nella storia rossonera deve vincere queste coppe”
“Questo è il Milan, giochiamo per questi trofei. Chi vuole entrare nella storia del Milan, deve vincere queste coppe”. Zlatan Ibrahimovic è in spogliatoio, elegante in giacca e cravatta, e parla alla squadra. Ha la Supercoppa vicino e i giocatori seduti intorno a lui. Di più, i giocatori e lo staff venuto a Riad per la Supercoppa: i medici, i fisioterapisti, i magazzinieri. Ibra ha appena vinto il primo trofeo della carriera da dirigente e il primo pensiero del discorso dei campioni è per Conceiçao: “Abbiamo raggiungo uno dei nostri obiettivi. Quello che abbiamo cercato (con il cambio di allenatore) era una reazione, e questa è la nostra reazione”, dice indicando la coppa. I giocatori, intorno a lui, in silenzio. Ecco il messaggio: nel cambio Fonseca-Conceiçao il Milan cercava una scossa, un allenatore più duro ma allo stesso tempo più empatico con i giocatori. Pare averlo trovato.
rimonta champions
—E allora, complimenti a Sergio: “Voglio fare i complimenti al mister e allo staff – dice Ibra -. In pochi giorni avete fatto un grande lavoro. E meno male che il mister aveva la febbre, sennò avrebbe spaccato più di un televisore”. Poi alla squadra: “Complimenti ai giocatori, l’avete vinta con sudore, sacrifici e voglia di vincere. Quando una squadra ha questa voglia di vincere, è difficile batterla. Quando è iniziato il campionato, vi ho detto che tutto dipende da noi, è dentro la testa. Oggi lo avete dimostrato. Ora torniamo e portiamo questa mentalità. Recuperiamo punti per arrivare dove dobbiamo essere”. Qui ci sono cinque mesi condensati. Il Milan da gennaio a maggio dovrà essere sul pezzo, concentrato, cinico. Basta alti e bassi, vissuti con Fonseca ma anche con Pioli. Basta distrazioni, basta giocatori in campo senza applicazione. Conceiçao sembra la persona giusta per vietarli. Il Milan di sicuro ora fa molta più paura a tutte. Ha 8 punti da recuperare sulla Lazio, che è quarta ma ha giocato due partite in più. In mezzo ci sono Fiorentina e Juve a +5 (entrambe con una partita in più), il Bologna che è a +1. Non è difficile capire che la rimonta è più che possibile.
il vecchio “forza milan”
—Ibra finisce il giro dei complimenti con lo staff e sono applausi allargati a tutte le persone della delegazione a Riad: “Non siete famosi e non andate in campo, ma è anche merito vostro, siete importanti come chi va in campo”. E a seguire, la frase più bella: “Questo è il Milan, giochiamo per questi trofei, chi vuol entrare nella storia del Milan deve vincere queste coppe”. Ibra chiude in modo vagamente berlusconiano: “Al tre, Forza Milan”. La squadra risponde insieme. Come in campo.
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