Inter, i gol della difesa: è la migliore d’Europa. Le cifre

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A Venezia Darmian ha trovato il suo secondo gol, con questo i difensori sono a 13. Nessun’altra retroguardia d’Europa contribuisce così tanto alla causa

Bastoni, Bisseck, Carlos Augusto, Darmian, De Vrij, Dimarco, Dumfries. No: non è un appello in ordine alfabetico della rosa dell’Inter, ma la lista di tutti i difensori nerazzurri che in questa stagione hanno già trovato almeno un gol in Serie A. Il totale fa 13 centri dalla difesa (Thuram ne ha fatti 12), più di chiunque altro in Italia e in Europa. La sensazione è che la lista si allungherà pure, considerando che mancano i nomi di Acerbi e Pavard rimasti a lungo ai box nelle ultime settimane. Ma il dato è impressionante: non solo perché fra le squadre del campionato italiano quella che più si avvicina all’Inter in questa speciale statistica è il Cagliari – ben distante – con 7 gol arrivati dai difensori, ma perché anche per quanto riguarda gli altri campionati top… non c’è storia. Dietro l’Inter ci sono, appaiate a quota 8 gol, Friburgo, Werder Brema e Crystal Palace. Seguono a 7 Arsenal e Cagliari, mentre a quota 6 si piazzano Monaco, Udinese, Leverkusen e Lille. Chiaramente a 5 di squadre ce ne sono molte, citiamo solo le italiane: Juventus, Napoli, Parma e Fiorentina. Praticamente un terzo rispetto all’Inter: una differenza spaventosa, che conferma quanto importante sia la risorsa dei gol dei difensori per la squadra di Simone Inzaghi. Ma perché segnano così tanto?

il segreto

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Fino a qui, i difensori bomber dell’Inter sono stati i suoi esterni: Dimarco e Dumfries hanno già raggiunto quota 3 centri a testa. Seguono Carlos Augusto e Darmian con 2, chiudono a uno Bastoni, Bisseck e De Vrij. Totale 13. Giocano tutti, segnano tutti. Il motivo è semplice, ed ha un nome e un cognome: Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro mai si discosta dal modulo che è diventato il suo marchio di fabbrica, vale a dire chiaramente il 3-5-2. In cui i due esterni – Dimarco e Dumfries, ma pure Darmian e Carlos Augusto – praticamente si travestono da attaccanti aggiunti. E non solo, perché oltre ai “più comuni” esterni di spinta a tutta fascia ci sono i centrali (o “braccetti”) che fanno le mezzali. Bastoni si ritrova spesso ad attaccare nella metà campo avversaria, stesso discorso per Bisseck, uguale (prima del ko contro il Lipsia) per Pavard, che nel giro di qualche giorno cercherà di riconquistarsi la centralità che aveva pre-infortunio. In più ci sono le palle inattive, su cui spesso arrivano puntuali a saltare i centraloni nerazzurri. Insomma, la ricetta di Inzaghi è quella giusta e vale un primato europeo. Per vincere i campionati qualcuno dice che sia più importante non subire gol che segnarne molti, ma se è proprio chi ti permette di non subirne a segnarli, allora è scacco matto.

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