La trattativa con il Barcellona basata sul prestito con obbligo di riscatto condizionato: per l’uruguaiano pronto un ruolo da leader, in una difesa che ha bisogno di tornare solida
Il Barcellona affronterà il Real Madrid in finale di Coppa di Spagna, a Gedda, in Arabia, poi farà ritorno in Europa e a quel punto scioglierà le riserve sul futuro di Araujo, che negli ultimi giorni è balzato in cima alla lista di gradimento della Juventus. Strada non del tutto in discesa per il club bianconero ma filtra abbastanza fiducia sulla concreta possibilità di mettere a segno il colpo nel giro di 48 ore: gli uomini della Continassa hanno già convinto il difensore uruguaiano e sono pronti ad accettare le condizioni per le quali il Barcellona sarebbe disposto a cedere, considerato che la trattativa per blindare il calciatore è complessa.
COLPO IN CANNA
—Araujo ha il contratto in scadenza al 2026 e i discorsi sul rinnovo si sono fermati molto presto. Il giocatore adesso è alla ricerca di un contesto che possa dargli spazio e fiducia dopo un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori per un bel po’, e la Juve – oltre a essere pronta a scommettere su di lui – gli prospetta pure un ruolo di rilievo per mettere in risalto la sua leadership. L’uruguaiano ha già espresso il proprio gradimento alla destinazione bianconera e resta solo in attesa del via libera da parte del suo club, che tra l’altro versa in una situazione difficile per questioni economiche e può trarre beneficio da una cessione immediata: il trasferimento in bianconero di Araujo è instradato sulla base di un prestito oneroso condizionato a una serie di obiettivi che dovrebbero far maturare l’obbligo di riscatto. E così Giuntoli mette il primo colpo in canna, consapevole che non basterà per far rientrare l’emergenza in difesa dopo gli infortuni di Bremer e Cabal e l’uscita di scena di Danilo (che continua a trattare la risoluzione del contratto), ma è certamente il primo passo per rimettere il reparto nelle condizioni di avere delle valide soluzioni alternative a Gatti e a Kalulu.
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