Dopo il rifinanziamento del prestito con Elliott e in attesa che si sblocchi definitivamente lo stadio, RedBird è intervenuto a gamba tesa per rinforzare la squadra con un mercato invernale mai visto. E il futuro…
È già stato definito il miglior mercato invernale del Milan di sempre e, più che il denaro servito per dargli forma, a spiccare sono i nomi portati a casa. Il club rossonero è riuscito a mettere insieme due fattori che – soprattutto a gennaio – è molto difficile combinare: qualità a costi ragionevoli. Rinforzarsi senza svenarsi. Trovare proprio ciò che serviva (e non quel “comprare tanto per comprare” giustamente aborrito dalla dirigenza). Di base, occorreva uno shock per provare a rimettere in piedi una stagione dove l’obiettivo primario – la qualificazione alla prossima Champions – era e resta a rischio. Una scossa sul campo e a un ambiente che stava diventando sempre più tossico. Comunque andrà a finire, il mercato invernale 2025 del Milan verrà ricordato come quello del grande tentativo di rilancio da parte di RedBird e di Gerry Cardinale. È cronaca oggettiva, così come lo è sottolineare che mercoledì scorso, in occasione di Milan-Roma in Coppa Italia, la curva ha cessato di contestare la proprietà. Pace armata? Può darsi, le perplessità di parte della tifoseria restano comunque, ma l’assenza di cori “dedicati” a Cardinale e agli americani è stata la fine di una protesta che durava da settimane. Potere del calciomercato, scrigno dei desideri di ogni tifoso che in questo gennaio ricco di bollicine RedBird non solo ha aperto, ma dal quale ha attinto a piene mani.