Inter, le condizioni di Marcus Thuram e le scelte di Inzaghi sui diffidati

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Al tecnico serve Marcus al top col Napoli. Bastoni-Barella-Mkhitaryan a rischio. I nerazzurri sfideranno il Grifone pensando a Conte

Nella testa dell’Inter c’è più il Napoli che il Genoa e non è un modo di dire. Neanche una maniera per sottovalutare la squadra di Vieira, particolarmente insidiosa in questo momento. Ma la sfida di sabato al Grifone verrà gestita pensando alla settimana successiva, quando al Maradona i nerazzurri rischiano di giocarsi un pezzo di stagione grande così: per un motivo o per l’altro, la vetta è sfuggita sempre e le occasioni di aggancio sono state sprecate. A inizio marzo (domani si saprà se l’1 o il 2) Inzaghi vuole presentarsi con il miglior vestito possibile, a partire dall’attacco. Nello scontro diretto con Conte non si potrà fare a meno certo della ThuLa, il mostro a due teste di Simone. Per questo, sul breve, la caviglia ancora dolorante di Thuram verrà gestita dallo staff medico con l’obiettivo di esserci a Napoli, anche a costo di prendersi un turno di riposo contro il Genoa senza neanche andare in panchina. Il francese è stato rimesso in piedi un po’ troppo in fretta per il derby d’Italia e, quando è stato chiamato per entrare nel secondo tempo, si è visto tutta la fatica sul volto e nei movimenti: ha giocato su una gamba sola e così pure lui ha partecipato al naufragio dello Stadium. In generale, il periodo non è dei migliori e basterebbero i numeri a certificarlo: Marcus ha segnato 13 gol nelle prime 21 stagionali, tra campionato e coppe, poi nelle successive 12 da Natale al derby d’Italia si è inabissato con una sola marcatura. È vero che nello stesso periodo ha dato segni di risveglio Lautaro, ma Inzaghi ha bisogno della coppia con Thuram in versione fine 2024. 

Sos Giallo

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Marcus verrà valutato di giorno in giorno, ma la convocazione sarà valutata con massima oculatezza: ieri, ad esempio, ha lavorato a parte e assieme a lui Carlos Augusto, l’altro in dubbio per il Genoa. Per il brasiliano contusione al polpaccio con edema, la sua condizione si intreccia con quella di Alessandro Bastoni, il titolare di cui avrebbe dovuto prendere il posto. Il mancino azzurro sta bene, ma è uno dei tre diffidati dell’Inter (qui tutti i giocatori diffidati della 26ª giornata) nel momento peggiore, ovvero un attimo prima della sfida più importante dell’anno. A una ammonizione dalla squalifica ci sono pure Barella e Mkhitaryan, mezzali predilette di Simone, e ormai tutti sanno quanto il tecnico nerazzurro rimugini in questi casi. La regola del giallo è una costante del quadriennio inzaghiano , spesso basta un’ammonizione per sostituire qualcuno all’intervallo. La legge vale in condizioni normali, figurarsi prima del redde rationem con Antonio Conte. I guai fisici di Carlos Augusto riducono le possibilità di salvaguardare contro il Genoa Bastoni: se poi Inzaghi vorrà azzerare il rischio, c’è sempre la possibilità di dirottare sul centrosinistra in difesa Acerbi (senza escludere l’opzione Bisseck). Il reparto di mezzo, però, è quello più a rischio, visto che lì i diffidati sono due in ruoli chiave: Barella è stato l’ultimo ad arrendersi con la Juve, Mkhitaryan ieri ha ribadito via social “l’ingiocabilità” della sua Inter. Possibile che almeno uno riposi all’inizio, anche se non è escluso che il turnover pre-Napoli sia più profondo e coinvolga entrambi. In ogni caso, sono pronti a rivedere il campo sia Zielinski, che recentemente ha riempito il vuoto in regia lasciato da uno declinante Calha, e Frattesi, non più titolare dopo la trasferta di Firenze. A Torino Davide non è neanche entrato e la cosa non l’ha reso certo felice.

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